"Luogo di storia, trangugia e baldoria". Si presenta così la Taverna dei Carbonari, che apre al pubblico, a Catanzaro, venerdì 29 novembre.
Un ristorante con una storia importante da raccontare. Nei suoi piatti, nei suoi dettagli, nei suoi arredi, nei suoi oggetti, c'è un forte storytelling, che narra di briganti e moti carbonai, di Pellico e di Napoleone. Ma anche di De Jessi, Pascali e Monaco, condannati a morte nel 1823 a Catanzaro: nella Taverna si riunivano a mangiare, bere e sognare un’Italia unita.
Una storia, quella della "Taverna dei Carbonari", narrata attraverso i libri del booksharing, con un angolo dedicato. E attraverso la grande tavolata dei briganti, una sorta di "privee" nella grande sala ristorante. Ma soprattutto nei dettagli: la "coddhara", i chiodi forgiati nel primo 800 che si fanno appendiabiti, i rubinetti antichi, la toilette che si chiama "toletta", come un tempo. Le botti, i candelabri, i giochi di bevuta.
Nulla è lasciato al caso, nel pieno stile del gruppo "Raù" che da anni ormai è leader nella ristorazione d'eccellenza, quella "sapiente", quella che ti fa sentire a casa e, ogni volta, protagonista di un'esperienza nuova. A raccontarci con un invidiabile entusiasmo il suo nuovo progetto ristorativo è Emilio Miriello, direttore generale del gruppo.
Il pezzo forte? Una braceria a vista, con la cappa in rame decorato, che già guardarla è un'esperienza. La Taverna dei Carbonari si propone come l'unico ritrovo a Catanzaro con un importante barbecue a vista, dove poter scegliere le spezie, abbinare i vini, avvolti dal calore di un ambiente familiare e sotto la sapiente guida di chi ha esperienza pluriennale nel settore. E non mancano i primi "caserecci", le carni, la pizza. Non vogliamo raccontarvi troppo, lo faremo dopo l'inaugurazione. Intanto segnatevi l'indirizzo: via Barlaam da Seminara, Contrada Barone Corace, a Catanzaro. Aperto tutti i giorni a cena e la domenica anche a pranzo. Info e prenotazioni al 3514004403.
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