A Catanzaro Prefettura e Abi firmano il protocollo per la prevenzione della criminalità in banca

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Il Prefetto Enrico Ricci con il coordinatore di Ossif, Marco Iaconis
  04 maggio 2023 15:11

di FRANCESCO IULIANO

“Uno strumento tecnico - operativo finalizzato a rafforzare la collaborazione e lo scambio informativo tra le Forze di polizia e le banche, per la prevenzione ed il contrasto della criminalità ai danni degli istituti di credito e della clientela”.

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E’ stato presentato così, dal prefetto di Catanzaro Enrico Ricci e dal coordinatore  di Ossif, il Centro di ricerca creato dall’Abi sulla sicurezza ed il facilita management, Marco Iaconis, il nuovo protocollo d’intesa firmato questa mattina alla presenza dei rappresentanti delle Forze di Polizia. Un incontro allestito nella ‘Sala Giunta’ del Palazzo di Governo di Catanzaro.

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“Abbiamo rinnovato ed aggiornato un protocollo - ha commentato il prefetto Enrico Ricci - che è in atto già da tempo, tra la Prefettura di Catanzaro e l’Abi, in rappresentanza degli istituti bancari che operano sul territorio provinciale. Un protocollo che affronta il tema della sicurezza bancaria sotto tutta una serie di aspetti, ad iniziare da quello storico delle misure antirapine, dei furti degli sportelli bancomat ed a tutta una serie di misure di prevenzione. A questi si aggiungono anche nuovi compiti in materia di  Cyber - sicurezza e di collaborazione sotto il profilo del contrasto all'infiltrazione della criminalità organizzata nell'economia legale e nel  contrasto alle truffe alla clientela”.

Con questo nuovo protocollo le banche si impegnano a segnalare alle Forze dell’ordine, eventuali ed imprevedibili carenze delle misure di sicurezza, movimenti sospetti di persone all’interno ed all’esterno degli istituti bancari, aumenti anomali nelle giacenze di cassa.

“La volontà - ha detto Marco Iaconis - è quella di rafforzare una  collaborazione tra banche che già funziona molto bene. Un dato che constatiamo con la diminuzione dei vari reati e di tutti quei fenomeni che possono destare allarme sociale”.

 

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