A Catanzaro torna l’appuntamento con “Tutta n’atra storia”

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  07 giugno 2025 08:49

Giovedì  10 Giugno, a partire dalle ore 18:00, all’auditorium del Centro Polivalente “Maurizio Rossi” di Via Fontana Vecchia, torna l’appuntamento con “Tutta n’atra storia”.

Il secondo episodio del progetto di approfondimento della storia locale sarà dedicato a quella che resta una delle più grandi rivolte popolari di Catanzaro, vale a dire la rivolta del 1461 contro il Barone dei Centelles all’interno della più vasta cornice del conflitto tra Aragonesi e Angioini per il dominio del Sud Italia. Spaziando dal globale al locale, con i contributi del giovane storico Antonio Ciappina e del presidente di Mirabilia, Giovanni Matarese, verrà sviluppata un’indagine sulle condizioni delle classi popolari nel XV secolo per poi soffermarsi sulle specificità di Catanzaro, scoprendo l’apporto di figure che nella narrazione storica ufficiale sono sempre rimaste in secondo piano rispetto al profilo del nobile spagnolo e della sua consorte Enrichetta Ruffo. Figure che hanno avuto un ruolo principale come Cola Tosto, leader delle volubili frange più popolari della città o anche dello sfortunato don Carlo Fredalancia il cui omicidio e scempio di cadavere costò ai catanzaresi un interdetto papale da parte di Pio II.

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A delineare il profilo tematico dell’incontro dal titolo “La più grande rivolta dei catanzaresi” -  che sarà introdotto e moderato dalla giornalista Rosita Mercatante – sono le parole dell’ideatore di “Tutta n’atra storia”, Giuseppe Ranieri: “Dopo aver indagato gli aspetti sociali e le condizioni di vita della plebe catanzarese nel 1400, sarà il momento di vedere le implicazioni politiche che li hanno visti coinvolti spesso come pedina ma altre volte come protagonisti inaspettati. Un altro tassello per ridefinire l’immagine delle classi subalterne calabresi troppo superficialmente bollate come esempio di passività estremo.  Lo scopo di questo progetto - aggiunge -  non si limita a fare solo opera di divulgazione su argomenti storici conosciuti solo agli addetti ai lavori, ma anche permettere di ripensare la propria identità storica e sociale per sviluppare un nuovo e propositivo senso di appartenenza”. 

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L’iniziativa culturale si svolge con il supporto del Comitato di Catanzaro della Società Dante Alighieri, del comitato cittadino di Arci, guidati rispettivamente da Teresa Rizzo e Rosario Bressi e dell’associazione Venti d’Autore presieduta da Emiliano Lamanna.

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