Il progetto fotografico Arcaica della visual designer Francesca Procopio omaggia la Calabria

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images Il progetto fotografico Arcaica della visual designer Francesca Procopio omaggia la Calabria

  22 maggio 2025 14:56

di CARMINE MUSTARI

Un progetto ambizioso, quanto affascinante che, attraverso le tradizioni popolari, rintracciate nei rituali, nella “liturgia” e nella “mistica” del cibo, racconta una storia ricca di gesti, riti e usanze che rivelano l’ identità etnica e sociale della Calabria e del Meridione d'Italia più in generale. È lo studio fotografico proposto in “Arcaica” da Francesca Procopio, visual designer specializzata nel campo della fotografia di still life e ritratto, che con l'arte visiva indaga sul genere umano, soffermandosi spesso sul rapporto con il cibo attraverso still life, autoritratti e installazioni.

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In Arcadia ha inaugurato una collaborazione con la storica Antica dolciaria De Nardo, azienda di Soriano Calabro (Vibo Valentia), che quest'anno celebra i suoi 160 anni d'attività. L'attività è giunta così alla quinta generazione di mastri dolciari dell'omonima famiglia alla sua conduzione con la spinta culturale di Gianluca De Nardo. 

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«Il progetto fotografico di Francesca Procopio dal titolo "Arcaica" - spiega Gianluca De Nardo - si propone come un archivio visivo che ci trasporta in un mondo di nostalgiche reminiscenze, tra luoghi, sapori, riti e credenze popolari in cui si evidenzia il significato simbolico ed antropologico del cibo. Un invito ad abbracciare l’ eredità culturale di ognuno di noi, attraverso immagini contemporanee che indagano i diversi aspetti della società, mescolando talvolta il passato al presente». 

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In particolare il viaggio di Francesca Procopi è iniziato dalla Calabria e ha toccato diverse città del Mezzogiorno dove ancora oggi è possibile assaporare le tradizioni ed i riti che ruotano intorno alla tavola. Grazie alla collaborazione con l'azienda De Nardo, l'autrice è riuscita ad esaltare la maestranza e la sacralità dei biscotti votivi di Soriano Calabro, in cui arte e cultura si intrecciano dando vita a capolavori artigianali unici nel loro genere e nella loro forma. 

Essi racchiudono infatti diversi significati simbolici e venivano donati spesso alle persone care anche come atto d'amore, in particolare la forma del cuore ancora oggi è utilizzata come promessa di matrimonio.

Il cavallo, il pesce, la capra e il gallo simboleggiano invece il forte legame dell’uomo con il cosmo. I mostaccioli incarnano quindi per certi versi i segni di un rapporto col divino. Il consumo di questo prodotto assume così carattere propiziatorio, utile a preservare da calamità e malattie, oltre a ricostituire l’equilibrio psico-fisico di chi lo mangia.

Sempre in Calabria l’autrice ha raccolto testimonianze e foto di archivio della comunità arbereshe, con particolare attenzione al comune di Carfizzi in provincia di Crotone, dove ancora oggi durante il periodo di Pasqua vengono intinte le uova di rosso attraverso una radice che nasce nella macchia mediterranea e che si chiama robbia. Le uova simbolo di rilasciata e resurrezione vengono distribuite a tutta la comunità e richiamano la Maria Maddalena ed il miracolo di fronte l’imperatore romano Tiberio.

Un altro rito legato al sud Italia è quello della fattura d’amore , che prevede degli spilli conficcati nel frutto , un vero e proprio rito esoterico che faceva cadere in amore il proprio amato .

Esplorando le diverse tradizioni legate al cibo, l’autrice approda anche in Sicilia omaggiando le minnuzze di Sant’Agata ed i pani di Salemi.

La mostra fotografica ha raccolto onori e apprezzamenti anche durante l'ultima sua uscita nell'ambito della quinta edizione della rassegna “Insight foto festival”, allestita a Varese dal 10 al 18 maggio scorsi, per cui l'artista di origini calabresi ha firmato anche la copertina di lancio.

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