A Crotone previste 490 assunzioni: 25% in meno del 2020

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Camera di commercio di Crotone
  23 gennaio 2021 11:37

L'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Crotone ha elaborato i dati dell'ultima indagine campionaria a cadenza trimestrale sulla domanda di lavoro espressa dalle imprese dell'industria e dei servizi, realizzata da Unioncamere e dall'ANPAL nell'ambito del Sistema Informativo Excelsior, relativi alle previsioni occupazionali per il periodo Gennaio - Febbraio 2021.

I dati - è scritto in una nota - evidenziano una previsione occupazionale di 1.290 nuove assunzioni di cui 490 nel mese di gennaio 2021 nella provincia di Crotone, di 4.500 nella regione Calabria e complessivamente in Italia circa 346.000. Crescono di 110 gli ingressi previsti dalle imprese crotonesi per il mese di gennaio rispetto al mese precedente, in linea con la tendenza regionale e nazionale, tuttavia inferiore del 25,3% di quanto preventivato a gennaio 2020. "I dati relativi al mercato occupazionale - afferma il commissario straordinario della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese - non fanno che confermare quanto già rilevato e rimarcato da tempo: il sistema sociale ed economico crotonese è in forte sofferenza.

Abitualmente le previsioni di inizio anno con riferimento alle assunzioni sono molto positive, invece si assiste ad un decremento percentuale consistente rispetto al 2020. Ciò attesta che la pandemia ha fortemente provato il tessuto imprenditoriale locale già fragile per le numerose criticità presenti. Occorrono interventi istituzionali forti e determinanti per sostenere le imprese e l'occupazione". Nel 23% dei casi, è scritto nella nota, le entrate saranno stabili, ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre per il restante 77% si tratterà di contratti a termine; nello specifico, di contratti a tempo determinato o altra tipologia contrattuale con durata predefinita. Le nuove assunzioni si concentreranno per il 64% dei casi nel settore dei Servizi, il restante 28% nel settore Industria e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Nel dettaglio, rispetto alle 490 assunzioni circa 100 unità saranno assunte nel settore del commercio, 70 unità nelle industrie metallurgiche e dei prodotti di metallo, 60 unità nel settore delle costruzioni, 60 unità nel settore dedicato ai servizi alle persone, 50 unità settore dei servizi operativi di supporto alle imprese e infine 150 unità ad altri settori. In base alla classe dimensionale circa il 75% delle nuove assunzioni riguarderà imprese fino a 49 dipendenti (circa 368 unità); mentre il 20% interesserà le imprese con dipendenti da 50-249 unità (circa 98 unità) e il restante 5% ad imprese con classe dimensionale superiore a 250 dipendenti (circa 24 unità).

Circa il 22% delle nuove assunzioni sarà destinato alle figure di dirigenti, specialisti e tecnici (quota inferiore alla media nazionale 30%); il 38% destinato alle figure operai, specializzati e conduttori impianti; il 24% destinato ai professionisti commerciali e dei servizi, il 12% destinato agli impiegati destinato e infine il 4% a profili generici. Le nuove assunzioni interesseranno per il 19% giovani, con meno di 30 anni di età e verrà richiesta al 75% esperienza professionale specifica o nello stesso settore. Infine in base al titolo di studio al 16% dei nuovi assunti verrà richiesta la laurea; al 40% il diploma; al 24% dei casi la qualifica professionale mentre la scuola dell'obbligo verrà richiesta solo nel 20% delle nuove assunzioni. In 33 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, e prevedono assunzioni pari all'8% del totale richiesto.

Nel dettaglio, le professioni più difficili da reperire risultano l'80,4% dei tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale, circa il 22,2% della richiesta di commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all'ingrosso e infine il 13,7% della richiesta di operai nella attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche; per un totale del 33,4% sulla richiesta totale di 490 unità.

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