di MARCO VALLONE
X Factor ha celebrato la sua Finalissima il 5 dicembre, in piazza Plebiscito a Napoli. Il prosieguo della trasmissione, invece, è stato tutto a Catanzaro, dove ieri sera sono stati di scena i Patagarri, protagonisti di un concerto, il primo live della band dopo la partecipazione al talent show televisivo, molto coinvolgente nel gradevole scenario di Villa Margherita. E sorpresa delle sorprese: ospite di un duetto alla fine della serata è stato niente di poco meno che Alessandro Mannarino, che ha già dato quindi un assaggio di cosa aspetterà i presenti il 30 dicembre. L'appuntamento è rientrato nella V edizione della rassegna “A farla amare comincia tu”, la serie di eventi natalizi del Comune di Catanzaro che si avvale della direzione artistica di Antonio Pascuzzo, ed è sostenuta dalla Regione Calabria con il supporto organizzativo della Fondazione Politeama.
Patagarri on the stage dunque. La band ha proposto un divertentissimo repertorio musicale che spazia dal gipsy jazz, passando per lo swing, lo swag, il folk e rimarca anche alcuni tratti di blues. Il risultato è un minestrone dal forte sapore istrionico e spassoso che ha sedotto i presenti, letteralmente portati a saltare, pogare e ballare per tutta la serata, in un vortice di emozioni sempre più persuasive. Il quintetto composto da Francesco Parazzoli (tromba e voce), Daniele Corradi (basso, fortissimo padrone della ritmica del gruppo), Jacopo Protti (chitarra), Giovanni Monaco (clarinetto e sassofono) e Arturo Monico (trombone e percussioni) ha dominato la scena, mangiandosi il palco, forti anche della potente impronta fornita dalla recente esperienza nella squadra di Achille Lauro ad X Factor.
Nella partenza del concerto è spiccata “Occhi neri”, una canzone popolare russa di musica gitana reinterpretata originalmente dai Patagarri, che poi hanno proseguito con Misirlou, la soundtrack del celebre film di Quentin Tarantino, Pulp Fiction, sempre molto pregna di impronta folkeggiante e zingaresca nella versione proposta dalla band milanese. Si è proseguito sulla scia di “Via con me” di Paolo Conte, che ha segnato il momento del convincimento della giuria al noto talent show cui hanno preso parte, e due bei brani inediti: “Egyptian Ella”, un pezzo che vuol far riflettere sul significato soggettivo di ciò che ognuno può intendere per “bellezza” e “La banca in pieno centro”, incentrato sulla storia di un gruppo di rapinatori.
Non è mancato anche il momento dell'impegno politico. Il grido “Palestina libera” richiamato dal frontman Francesco Parazzoli ha infiammato i presenti, che non si sono fatti pregare e si sono lasciati trasportare dal coro di rivendicazione per la libertà nella striscia di Gaza. Il gruppo, d'altro canto, ha messo il carico quando ha intonato “Bella Ciao”, in seguito alla proposizione della propria versione di “Tu vuò fa l'americano” di Renato Carosone. La serata però ha raggiunto il suo vero culmine nel finire, quando la folla si è scatenata sull'ultimo singolo della band, “Caravan”. Potenza pura che ha trascinato il pubblico in un ballo spontaneo: la sensazione che i piedi non possano evitare di andare a ritmo. Limpida ipnosi dal sapore gitano folk.
Ci si è quindi avvicinati alla chiusura. Il momento in cui la band ha proposto un brano inedito. “Scritto poche settimane fa e mai suonato live prima di stasera” hanno dichiarato. La curiosa storia di un balordo finito in galera per un pollo, e la promessa che “Mai, mai, mai, una moneta non gliela lascerò mai” scandita nel ritornello. La chicca quindi, prima del gran finale. L'ospite a sorpresa. Quell'Alessandro Mannarino che arriva sul palco coi capelli legati, e sarà la guest star della Nakalaika del 30 Dicembre. Ieri sera, insieme ai partner d'eccezione Patagarri, ha proposto la sua “Statte Zitta”, con il pubblico che zitto non è voluto stare, ma ha piacevolmente partecipato di gran carriera alla sorprendente esibizione del noto cantante romano.
E così, presentando i componenti del gruppo, i Patagarri hanno concluso una fantastica serata. Ma questa sera “A farla amare comincia tu” ritorna già. Sarà il turno di Coca Puma, artista nu-jazz che ha recentemente collaborato nella realizzazione della colonna sonora di “Quasi a casa”, film d'esordio della giovane regista Carolina Pavone. La contaminazione tra dream pop, elettronica e nu-soul farà breccia tra il pubblico catanzarese, ancora nella cornice di Villa Margherita? Appuntamento alle 22 per scoprirlo.
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