Sono in corso di svolgimento, a Gimigliano, le solenni celebrazioni in onore della Madonna di Costantinopoli, curate dal parroco don Orlando Amelio, coadiuvato dal diacono Andrea Arcuri, per ricordare lo storico evento legato alla occupazione dei francesi nel 1807. La venerata immagine della Madonna venne infatti trafugata il 24 febbraio dalle truppe napoleoniche, a conclusione dell’assedio della popolazione, rimasta fedele ai Borboni.
Il quadro venne successivamente restituito al culto e riportato a Gimigliano verosimilmente il primo martedì di marzo di quell’anno. All’episodio è legato, secondo la tradizione popolare, la conversione del colonnello francese Gouguet che ravvedutosi del gesto sacrilego, informò il vescovo di Catanzaro circa la volontà di restituire alla comunità di Gimigliano il sacro dipinto. Scrivono gli storici dell'epoca che "non si vide mai in Catanzaro processione più numerosa di questa".
Come ogni anno, in questa ricorrenza, l’immagine della Vergine viene portata in processione lungo le vie della cittadina gimiglianese. Questa mattina, nell’artistica chiesa matrice di Gimigliano ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica il parroco di Caraffa, don Giuseppe Soluri. All’arrivo della processione nella chiesa Santa Maria Assunta la celebrazione è stata presieduta da Padre Alphonse della comunità religiosa “Servi dei Poveri” guidata da responsabile Padre André Anguyo. Questa sera il corteo processionale riaccompagnerà la sacra immagine nella storica sede della Chiesa Matrice.
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