A Lamezia l'assemblea di "Azione democratica": "Il Pd riprenda il suo percorso in nome di identità e progetto politico"

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  20 ottobre 2022 17:40

Nessuno scioglimento del Partito, nessuna rinuncia a simbolo e nome, profondo ripensamento su identità culturale e riposizionamento nella società a difesa delle fasce più deboli ed indifese della società, guardare alle nuove e vecchie povertà, al mondo del Lavoro e dei precari innanzitutto, difesa del lavoro dipendente e dei pensionati, intransigenza sui diritti civili e sulle conquiste degli ultimi decenni messi già in discussione dal centrodestra, difesa delle categorie produttive e professionali, garantismo nella Giustizia, regole stringenti su selezione classe dirigente slegata da logiche di fidelizzazione selvaggia, innalzare e promuovere le competenze all'interno degli organismi, rilanciare il processo di rigenerazione calabrese su basi nuove attraverso una profonda opera di selezione dei gruppi dirigenti, competenti ed espressione del territorio riannodando collegamento organico con i territori e con gli elettori, i militanti e  le rappresentanze elettive nel rispetto dei ruoli, tesseramento trasparente e profonda apertura alla società civile attraverso modalità che complementarizzino gli sforzi con la comunità politica democratica senza competitività che puntino ad esclusioni reciproche al fine di recuperare l’impostazione originaria del Lingotto, riunire i riformisti per costruire insieme un’ Italia democratica ,progressista e più equa attraverso le riforme.

Nessun minimalismo nel riconoscimento della sconfitta, i cui connotati erano già presenti assai prima della Segreteria Letta, incanalare la rabbia e la delusione in una nuova fase politica capace di sciogliere i nodi identitari, programmatici ed organizzativi.

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La chiara sconfitta in Calabria, determinata anche da una debole ed inefficace campagna elettorale, obbliga ad un cambio di passo ed i prossimi appuntamenti interni, ad ogni livello territoriale, dovranno esprimere una chiara, unitaria ed inclusiva ripartenza nel segno di un'apertura di una avanzata fase di rilancio e ripresa con al centro la costruzione di una vera e reale alternativa al centrodestra che deve già sostanziarsi, nei prossimi mesi con un supplemento di impegno ed iniziative capaci di parlare alla società calabrese a partire dai tanti cittadini elettori che si sono rifugiati nell’astensionismo sulle più avvertite emergenze, a cominciare da quella sul Lavoro, che emergono dalla società calabrese profondamente in crisi a causa della pandemia prima e della crisi energetica adesso.

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Emersa anche la necessità di rafforzare l'azione di governo nella nuova Amministrazione comunale di Catanzaro con un protagonismo “di merito” delle rappresentanze del Partito Democratico capace di rilanciare il Partito nella Città e di evidenziare la positiva costruzione del “campo largo” nel Capoluogo di Regione con una azione di governo chiara, forte, lineare e senza tentennamenti rispetto agli impegni di “discontinuità” assunti con gli elettori che devono rappresentare il solo ed esclusivo riferimento della nuova Amministrazione comunale.

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Questi i contenuti emersi dall'assemblea che Azione Democratica e Riformista ha “lanciato” nel corso di una partecipata assemblea tenutasi a Lamezia Terme.

I lavori presieduti da Franco Lucia, già segretario cittadino del Pd, sono stati introdotti da una relazione ampia ed articolata di Michele Drosi, Presidente dell'assemblea provinciale del Pd.

All'incontro erano presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Raffaele Mammoliti, gli ex Parlamentari Italo Reale e Donato Veraldi, il Presidente della Commissione provinciale di garanzia Attilio Mazzei, il segretario cittadino di Lamezia Terme Gennarino Masi,il Presidente di ARCI Calabria Giuseppe Apostoliti, Pino Franzè, Presidente dell’Associazione “Adesso Catanzaro”, il ViceSindaco di Catanzaro nonché Presidente dell'assemblea regionale del Pd Giuseppina Iemma e l'Assessore comunale di Catanzaro Aldo Casalinuovo.

Sono intervenuti al dibattito, tra gli altri, Ernesto Palma, Mario Muzzì, Mario Paraboschi, Annita Vitale, Emanuela Neri, Gianluca Cuda, già Segretario della federazione provinciale, Giovanbattista Paola, Salvatore Passafaro.

I lavori sono stati conclusi da Pasquale Mancuso, componente della Direzione regionale.

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