A Lamezia Terme un seminario di formazione dei quadri Fism del Mezzogiorno

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L’appuntamento è per le 9,30 di sabato 7 maggio prossimo al Grand Hotel Lamezia

  05 maggio 2022 21:41

Un seminario con l’obiettivo di verificare l’applicazione, e lo stato dell’arte nel Mezzogiorno, del decreto legislativo, favorendo un articolato approfondimento sulla Calabria che registra notevoli ritardi. 

L’incontro, dopo il saluto della presidente regionale Fism Marisa Fagà prevede quello della vicepresidente nazionale Rosaria De Filitto. Seguirà l’introduzione del coordinatore del consiglio nazionale Dario Cangialosi . Seguiranno le relazioni del responsabile nazionale delle questioni giuridiche Stefano Giordano, sul tema: ”I cambiamenti radicali nel finanziamento del sistema nazionale integrato di educazione ed istruzione” (fondo 0-6,fondo di solidarietà ai comuni, livelli essenziali delle prestazioni per l’educazione e l’istruzione ,costo standard e abbandono del costo storico, family act ), del presidente regionale Fism Puglia Fabio Daniele:”Buone prassi:il sistema integrato 0/6 in Puglia”, del presidente regionale Fism Toscana Leonardo Alessi: ” Buone prassi l’inclusione delle bambine e dei bambini con disabilita’ in Toscana”. 

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Concluderà il seminario il responsabile nazionale area organizzativa e rapporti con i territori, Massimo Pesenti. 

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“La scelta della Calabria - ha detto Marisa Fagà - è stata mirata perché è la regione che ancora non ha avviato la modernizzazione del sistema integrato 0/6 che costituisce una vera novità perché è accompagnato da un piano finanziario importante. Le risorse sono certezze e non annunci e le regioni virtuose come il Veneto e la Puglia, per esempio, hanno già avviato la programmazione del 2023. Altra novità del provvedimento, ai sensi della legge n.107/15 è la definizione delle prestazioni per i servizi per l’infanzia asili nido e scuole materne che vanno implementati e diffusi in tutto il territorio nazionale. Si riconosce alle famiglie, inoltre, un diritto civile e sociale di questi importanti servizi, riducendo loro la soglia massima di partecipazione economica”. 

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