A Lamezia Terme uno spiraglio per la fibrosi cistica

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Il Centro Regionale per la cura della Fibrosi Cistica a Lamezia Terme
  14 luglio 2019 20:17

.di FRANCESCA FROIO

Il centro regionale di riferimento per la cura della fibrosi cistica, ubicato all'interno dell'Ospedale San Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, rappresenta sempre di più un importante e funzionale punto di riferimento per i pazienti affetti da questa patologia.
Personale qualificato e specialisti innamorati della propria professione accolgono sempre più pazienti che hanno la possibilità di non ricorrere alla migrazione sanitaria.
A confermare ulteriormente la crescita di questa realtà locale anche un importante evento avvenuto nei giorni scorsi, una giovane paziente affetta da fibrosi cistica ha dato alla luce il suo piccolo, Antonio Pio.
Un avvenimento accaduto per la prima volta dal 2014, quando il centro è nato a Lamezia Terme, e reso possibile grazie all’approccio multidisciplinare degli operatori del Giovanni Paolo II, degli specialisti medici, anestesisti e infermieri, dei fisioterapisti del Centro, ginecologi, neonatologi e laboratoristi.
Soddisfazione hanno espresso il Direttore generale f.f. dell’Asp di Catanzaro Amalia Maria Carmela De Luca e la Presidente della Lega Fibrosi Cistica Calabria Alessandra Rotella.
A rendere eccezionale l’evento sono due circostanze insolite e concomitanti, l’una legata all’età della neo mamma, che ha superato l’età media delle persone affette da fibrosi cistica, un dato che si sta affermando con l’aumento dell’aspettativa di vita dovuta all’impiego di nuove terapie, l’altra all’aver partorito con successo, malgrado le potenziali complicanze che si sarebbero potute verificare, grazie alla perizia dimostrata da tutta l’equipe che ha seguito il percorso sanitario e assistenziale della paziente.
L’evento è avvenuto presso la struttura complessa Ostetricia diretta da Domenico Perri, capo Dipartimento dell’area a cui il centro appartiene, dopo opportuna preparazione con ricovero presso il C.R.F.C. diretto dalla pediatra Mimma Caloiero, dove la partoriente è stata compensata da un punto di vista respiratorio con opportuna terapia medica a cura della pneumologa Maria Adelaide Calderazzo e fisioterapica, terapista Alfredo Scarlata, con il supporto psicologico di Maria Corsini.
La paziente è stata amorevolmente assistita durante tutta la gravidanza e al momento del parto dalla ginecologa Patrizia Muzzi e dall’anestesista Marcello Mura del Team diretto da Anna Monardo. Del piccolo si è presa cura Linda Cirifalco del team neonatologico diretto da Rossella Galiano, accompagnata nel momento del parto dalle infermiere Rosalba Mercuri e Concetta Bilotta, entrambe operatrici nel C.R.F.C.
Quali sono le modalità di accesso, come lavora il centro ed ancora l’importanza della ricerca.
Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Mimma Caloiero, responsabile.

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