A Montauro le “Storie al Tramonto”: le vie del borgo tornano a parlare grazie a La Radice Sociale APS

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  06 giugno 2025 19:03

di SETTIMIO PAONE

 C’è un modo nuovo e poetico per scoprire Montauro, ed è camminando al calar del sole tra i suoi vicoli antichi, lasciandosi guidare dalla voce delle storie. Si chiama “Storie al Tramonto” ed è la più recente e affascinante iniziativa dell’Associazione La Radice Sociale APS, presieduta con passione e instancabile dedizione da Chenza Trombetta.
L’idea è tanto semplice quanto potente: trasformare una passeggiata tra le vie del paese in un viaggio narrativo, dove ogni scorcio, ogni piazzetta, ogni muro antico diventa il punto di partenza per un aneddoto, una leggenda popolare, un ricordo custodito dalla memoria collettiva. Non una visita guidata, ma un vero e proprio racconto itinerante che fonde storia, oralità e partecipazione.
Le “Storie al Tramonto” vogliono far rivivere le antiche stradine del borgo, spesso dimenticate, restituendo loro dignità, calore e presenza. “Abbiamo pensato che il tramonto fosse il momento giusto per far parlare i luoghi,” spiega la presidente Trombetta. “In quell’ora magica in cui la luce si fa dorata, le pietre sembrano raccontare da sole. Ma noi vogliamo aiutarle, con le parole della nostra gente, con le storie che si tramandano da generazioni”.

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L’iniziativa si inserisce perfettamente nello spirito dell’associazione, da sempre impegnata nel valorizzare il patrimonio umano, culturale e sociale di Montauro, puntando sulla partecipazione attiva, sull’identità condivisa e su un modo nuovo e autentico di fare comunità.
Ad accompagnare i partecipanti saranno narratori locali, testimoni, volontari, abitanti del luogo che condivideranno racconti spesso dimenticati: apparizioni misteriose, proverbi nati in una casa ormai abbandonata, storie d’amore nate su un gradino, episodi di vita quotidiana che si intrecciano con la grande storia.

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“Non vogliamo solo intrattenere,” continua Chenza Trombetta, “ma ricucire il legame tra le persone e i luoghi, far sentire che quelle strade non sono semplicemente passaggi, ma parti vive della nostra identità. E lo facciamo come sempre: con il sorriso, con l’inclusione, e con l’amore per la nostra terra.”
L’iniziativa ha già raccolto l’adesione entusiasta di giovani, famiglie e anziani, e promette di diventare uno degli appuntamenti più attesi dell’estate montaurese. Come tutte le proposte de La Radice Sociale APS, anche questa nasce dal basso, si nutre di relazioni e mette al centro la bellezza dell’incontro.
In un’epoca in cui i paesi rischiano il silenzio, Montauro dimostra che le storie possono essere il cuore pulsante della rinascita, e che quando una comunità cammina insieme, anche al tramonto, può davvero guardare lontano.

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