A San Ferdinando ritorna a splendere il monumento ai caduti di Jerace 

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images A San Ferdinando ritorna a splendere il monumento ai caduti di Jerace 

  05 maggio 2022 08:07

di GIANPIERO TAVERNITI

E’ tutto pronto per l’inaugurazione di fine restauro, della più rappresentativa opera d’arte della cittadina rivierasca della piana di Rosarno. Venerdì 6 maggio 2022, alle ore 17:00, finalmente sarà consegnata alla collettività il monumento al Sottotenente di Vascello Vito Nunziante e dei caduti di S. Ferdinando nella prima  guerra mondiale. Non si tratta della classica inaugurazione, della semplice giornata, ma di una giornata storica, visto che il calibro artistico culturale dell’opera d’arte non è quello da passare inosservato. Opera realizzata dall’artista che ebbe i natali nella vicina Polistena nel 1853 e che porta un nome altisonante nel panorama artistica dell’Otto e Novecento, nome che fa eco nella “valle “degli studiosi settoriali e che risponde a Francesco Jerace.

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Statua bronzea che si trova nella piazza del centro della piana rosarnese, sarà una giornata alla quale parteciperanno , il sindaco di S.Ferdinando , Andrea Tripodi, l’ assessore alle politiche sociali della Regione Calabria , Tilde Minasi, il soprintendente della ABAP-RC-VV , Fabrizio Sudano e ci sarà presente il Marchese Cesare Coda Nunziante discendente diretto della famiglia che ha dato i natali al Sottotenente di Vascello Vito Nunziante , militare rappresentato nell’opera d’arte che dopo un periodo di restauro ritorna a splendere di luce propria e nonostante rappresenti l’omaggio ai caduti nella prima guerra mondiale , dopo questo restauro rappresenta la risalita nella dignità della valorizzazione e della tutela che le opere d’arte necessitano e che vanno sempre compiute , al solo fine di non cancellare mai il nostro patrimonio storico artistico che in questa terra di Calabria, abbiamo avuto la fortuna di ereditare , da diversi artisti calabresi che l’hanno arricchita e da diverse culture che l’hanno colonizzata e arricchita. Inoltre all’evento, ci saranno anche Cristina Schiavone , funzionaria della SABAP-RC-VV, Franco Prampolini , responsabile del laboratorio SuMMA Dipartimento PAU dell’Università Mediterranea di Rc , l’esecutore del restauro Emanuele Ioppolo e Pasquale Faenza consulente storico artistico e organizzatore del Cantiere Aperto del Restauro che ha promosso il Comune di S. Ferdinando con la puntale ed attenta supervisione Ferdinando Laruffa , responsabile dell’Area Tecnica.

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Un restauro che ha coinvolto diverse istituzioni, associazioni ed anche la sinergia di semplice cittadini  coinvolti anche dalla continua opera di sensibilizzazione e  dalla mirata comunicazione, attraverso l’uso dei social network curata da Stefano Mileto. 

Se l’unione fa la forza e la sinergia si espande, ognuno compie la sua parte , in relazione alle competenze che detiene e quelle messe a disposizione , al pari di quelle messe in campo dalle approfondite  indagini preliminari servite per scoprire aspetti inediti del monumento, realizzato a partire dal 1920 ed installato a San Ferdinando solo nel 1926. Sinergie prodotte da il laboratorio SuMMA - Dipartimento PAU Università Mediterranea di Reggio Calabria e dal Dipartimento MIFT (Scienze Matematiche ed Informatiche Scienze Fisiche e Scienze della Terra) dell’Università di Messina, grazie ai quali è stato possibile conoscere le problematiche conservative del monumento, ma anche le tecniche di esecuzione e i materiali costitutivi dell’opera di Francesco Jerace , informazioni storico artistiche e tecniche che hanno dato l’imput operativo del ristauro alla ditta Art Novae di Emanuele Ioppolo che  ha dato un nuovo restyling all’opera dell’artista Francesco Jerace che anche grazie della delegazione FAI della Locride e della Piana , all’associazione Territorium e dei ragazzi del servizio civile , si è attivato quel circuito virtuoso verso la visita e l’apprezzamento delle opere storico-artistiche del territorio SANFERDINANDESE. Non rimane che partecipare a questo evento di venerdi 06 maggio alle ore 17 , per non mancare a un evento dignitoso che dona dignità nel restauro all’opera scultorea ma che di fatto , dona quella “medaglia d’oro” a tutti coloro che l’hanno voluto , realizzato e hanno soprainteso questo restauro che ha tramandato l’attaccamento dell’artista Francesco Jerace che in una delle sue più famose citazioni recitava: “

Patisco d'amor patrio, soffro di sentimentalità per il glorioso nostro passato, mi cruccio dell'abbandono in cui siamo caduti e tenuti… e specialmente cerco di far apparire nobile, grande e bella la nostra CALABRIA , anche quando è giustamente accusata.” 

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