Nella consapevolezza che la filosofia è, ancora oggi come già nel passato, da considerarsi come una delle chiavi fondamentali per apprendere il senso della vita e per cercare, attraverso le nostre riflessioni e quelle di chi ci ha preceduto, di raggiungere la sapienza l’Istituto Comprensivo Pascoli Aldisio anche quest’anno non ha disatteso le aspettative dei suoi studenti ed ha realizzato il laboratorio A scuola di Filosofia. L’attività, che si inserisce nel percorso del PDM “Una bussola del domani”, è incentrata allo sviluppo del pensiero critico e all’acquisizione della capacità di ascoltare e rispettare il pensiero altrui. La filosofia, infatti, praticata attraverso la curiosità e gli occhi dei bambini, si rivela essere così uno straordinario strumento per elevare nei cittadini di domani la possibilità di una veglia critica sul presente e di un’attenzione sempre attiva e propositiva nei confronti degli altri e del contesto che li circonda.
Un laboratorio dialogico ed extracurriculare in cui gli alunni sono stati guidati dalla Prof.ssa Maria Brescia e dal Professore Massimo Iiritano, docente e Presidente di “Amica Sofia”, un’Associazione per la ricerca e la promozione delle pratiche di filosofia dialogica nella scuola e nella società nata all’interno del dipartimento FISSU dell’Università di Perugia. I giovani studenti delle classi 5 della scuola primaria Aldisio e alunni delle classi 2 della SSIG sono stati accompagnati anche dagli studenti del Liceo Classico Galluppi impegnati con l’alternanza scuola-lavoro attraverso l’Associazione la “Biga alata”. Il laboratorio, ormai attivo nel nostro Istituto da molti anni, è stato incentrato per le classi 2 della SSIG a comprendere che la filosofia certamente non fornisce delle risposte assolute ma ci aiuta a trovare delle soluzioni per orientarci nelle nostre scelte.
E così, dai grandi interrogativi esistenziali si sono creati momenti di confronto: chi siamo? Come facciamo a riconoscere il bene e il male? Qual è la differenza tra il bene e l’amore? Perché abbiamo pensieri diversi? E soprattutto, come possiamo superare gli ostacoli della vita? Tante sono state le risposte dei ragazzi a questi interrogativi, ma alla fine di questa prima parte di attività sono pervenuti alla consapevolezza che le cose importanti della vita sono: la famiglia, l’educazione, la gentilezza e il perdono. Nella seconda parte del laboratorio, invece, si è riflettuto, letto e commentato i grandi autori presocratici, da cui ne sono scaturite riflessioni sull’origine del mondo e della vita e, quindi, Socrate e ovviamente Platone, precisamente “Il Fedone”, con la lettura del passo che narra la morte di Socrate.
Tutto ciò ha condotto ad una grande riflessione sul motivo della giustizia “ieri e oggi” che ha permesso di rivolgere l’attenzione anche ad autori come Niccolò Machiavelli, Immanuel Kant e l’origine del male radicale e quindi Dostoevskij con il grande dilemma se, nell’errare umano, viene prima la pena, intesa come sofferenza interiore o la colpa, intesa come reato. I nostri alunni attraverso le metodologie del circle time e del cooperative learning hanno avuto la possibilità di attivare un laboratorio di grande importanza e di estremo valore relativamente alla cittadinanza attiva, che contribuisce in maniera significativa alla formazione di giovani consapevoli, pronti a diventare cittadini partecipi alla comunità.
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