A settembre in aula. Polemica con i sindacati tirati in ballo dalla ministra Azzolina e presidi indaffarati. Da domani attivo l’help-desk

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images A settembre in aula. Polemica con i sindacati tirati in ballo dalla ministra Azzolina e presidi indaffarati. Da domani attivo l’help-desk
Roberta Fanfarillo, responsabile nazionale FLC CGIL del comparto dirigenti scolastici

Un’estate calda tra linee guida, organici, banchi, test e polemiche

  23 agosto 2020 13:12

 di GIOVANNA BERGANTIN

In classe si tornerà a settembre. Il 24 ripartono le lezioni in Calabria, mentre le attività di recupero iniziano già dal primo di settembre. Da lunedì 24 agosto partirà anche un help desk dedicato interamente alla riapertura a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e quesiti. Lo ribadisce il Ministero dell’Istruzione in una nota stampa, ricordando un po’ le tappe di questa calda estate post COVID. Insomma, dal Ministero si assicura che La Scuola ripartirà regolarmente. La puntualizzazione arriva giusto ventiquattrore dopo, ora più ora meno, che la Ministra dell’Istruzione Azzolina, intervistata da un quotidiano nazionale, si spinge a parlare “di sabotaggio” da parte dei Sindacati, scatenando una reazione immediata di tutte le sigle della scuola.

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“Far ripartire le attività scolastiche in presenza è l’obiettivo per il quale da mesi stiamo lavorando. – rispondono i Sindacati in un comunicato unitario - Abbiamo per questo contribuito alla redazione del protocollo per il rientro a scuola in sicurezza il 1° settembre, ancora inattuato, così come avevamo a suo tempo collaborato attivamente alla stesura di quello che ha consentito di svolgere serenamente e positivamente gli esami di stato in presenza.- ribattono le forze sindacali riunite - Si fa perciò molta fatica a trovare argomenti che possano giustificare i pesanti attacchi rivolti da più parti ai sindacati, tacciati ancora una volta, in modo generico e indistinto, di essere un freno ad un altrettanto generico e indecifrabile “cambiamento”. Difficile - spiegano i Sindacati -  non cogliervi il tentativo di sviare l’attenzione dalle vere urgenze su cui oggi sarebbe necessario e doveroso concentrare l’attenzione, risolvendo le troppe incognite che tuttora permangono a pochi giorni dal rientro a scuola”.  

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Ma cosa ne pensano di tutto ciò i sindacati regionali?

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“Con  le altre sigle sindacali e l’USR abbiamo da poco chiesto all’Assessore regionale Savaglio, un incontro per avere maggiori ragguagli sulle strutture, sulla rete dei trasporti, sui test sierologici volontari da effettuare. – Così alla Nuova Calabria, sentito sulla questione, Mimmo Denaro della FLC CGIL - La nostra richiesta va nella direzione opposta a ciò che afferma la Ministra. E’ smentita dai fatti.” Comunque, per i test siamo in forte ritardo. La richiesta alla Regione  ed agli enti locali, nata proprio da questa e da altre esigenze quali trasporti ed edilizia,  è dettata dalla volontà di far ripartire la scuola nei tempi designati”.

“L’obiettivo comune è di far riaprire le scuole e le parole della Ministra  dell’Istruzione suonano come voler nascondere inadeguatezze e inefficienze e nulla vi è di più facile che dare la colpa ai sindacati, - dice Paolo Pizzo, segretario regionale UIL SCUOLA, rispondendo alle frasi della Ministra - anche se mi chiedo su cosa basa queste affermazioni visto che con il sindacato ha cominciato a dialogare due mesi fa. Mi è stato detto che nel primo incontro ministeriale ad ogni Segretario generale sono stati concessi 7 minuti di tempo, trascorsi i quali toglievano la parola col campanellino. Quindi, il clima è stato questo fin dall’inizio. Da mesi – aggiunge Pizzo -  abbiamo proposto e rappresentato la necessità di programmare e intervenire, attraverso un piano organico, in grado di garantire a famiglie e al personale tutto una riapertura in sicurezza. Noi della UIL siamo molto arrabbiati per come a livello ministeriale si è inteso gestire la situazione, ma ci siamo presi la responsabilità di approvare un protocollo per gli Esami di Stato e uno per l’avvio dell’anno scolastico dove si chiedeva un organico adeguato e linee guida pratiche per affrontare le emergenze.  Più che chiedersi quando comincerà la scuola – sottolinea il segretario UIL - bisogna chiedersi come riaprirà. Noi, responsabilmente, rispondiamo coi fatti. In Calabria vi è un dialogo costante con l’USR, insieme al quale abbiamo chiesto un incontro alla Regione per discutere alcuni punti di competenza”.

Paolo Pizzo, segretario regionale UIL SCUOLA

Ma che previsioni si possono fare per il prossimo anno, quali le criticità esistenti?

“La riapertura sarà di grande incertezza – spiega Pizzo – per i trasporti,  per la sistemazione delle strutture e per effettuare i test sierologici volontari a tutto il personale. Le criticità più importanti sono certamente le preoccupazioni dei lavoratori fragili e la responsabilità penale dei Dirigenti nell’emergenza COVID. Soprattutto nelle scuole primarie e dell’infanzia c’è preoccupazione nel gestire gli alunni, si parla di mascherine anche per i piccoli e si pensa come poterlo fare”.

Ma settembre sarà un vero banco di prova per i tanti dirigenti scolastici che stanno cercando di districarsi alla meglio nella giungla delle norme e delle misure che si susseguono impietose.

“Gli ultimi due mesi sono stati per i ds mesi di intenso lavoro durante i quali hanno predisposto il nuovo layout delle aule e la ricognizione dei banchi monoposto necessari per garantire il distanziamento, predisposte le misure organizzative per la gestione degli ingressi  in sicurezza del personale e degli alunni, il calendario delle iniziative didattiche di recupero e potenziamento previste per gli studenti ammessi alla classe successiva pur in presenza di insufficienze in una o più discipline. - dice Roberta Fanfarillo, responsabile nazionale FLC CGIL del comparto dirigenti scolastici - Insomma un'estate di lavoro intenso per i dirigenti scolastici, complicata da disposizioni e comunicazioni non sempre chiare e univoche da parte del Ministero che hanno spesso creato molte incertezze”.  La Dirigente sindacale fa un lungo elenco delle maggiori preoccupazioni dei presidi delle scuole di ogni grado.  “Le scuole – si chiede la Fanfarillo -  potranno contare sulla fornitura di banchi  e mascherine sufficienti per garantire il distanziamento fin dal primo giorno di scuola? Potranno avere tutti i docenti in cattedra per il regolare avvio delle lezioni? Avranno l'organico aggiuntivo richiesto per sdoppiare le classi troppo numerose? I lavori di adeguamento degli spazi di competenza dell'ente locale termineranno in tempo per garantirne la piena funzionalità? Su quali risorse potrà contare la scuola per la retribuzione dei docenti impegnati nelle attività di recupero prima dell'inizio delle lezioni? Quali misure dovranno essere  predisposte  nei confronti dei lavoratori fragili per i  quali il medico competente avrà certificato la presenza di un alto rischio legato al contagio? Sono queste le principali domande che i colleghi ci pongono e sulle quali il nostro  sindacato da settimane  sta  sollecitando  risposte certe e  tempestive da parte del Ministero, subendo tra l'altro pesanti e  ingiustificate critiche di disfattismo da certa stampa che vorrebbe attribuire al sindacato la responsabilità dei ritardi con cui procede l'organizzazione della ripartenza di settembre”.  Conclude la Dirigente “ Ma la certezza delle procedure e delle risorse professionali e finanziarie insieme alla collaborazione con gli enti locali  rappresentano gli elementi imprescindibili  per l'attuazione del  protocollo sulla sicurezza. Chiederne l'attuazione per la piena realizzazione  del diritto allo studio è  compito  del sindacato. I dirigenti scolastici sono pronti a metterli in atto  per garantire la sicurezza di alunni e personale”.

 

 

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