A Simeri Crichi una mostra sulle Grandi Guerre: la collezione Chirico entra in classe

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Alcuni cimeli della collezione Chirico
  05 novembre 2022 12:51

di FILIPPO COPPOLETTA

Una giornata all'insegna della memoria, del ricordo, della consapevolezza, del rispetto verso il valore di chi ha perso la vita per la patria e per la stessa ha combattuto in nome di un giuramento di fedeltà ad una bandiera, ad un popolo. In una lunga giornata dedicata all'Unità Nazionale e alle Forze Armate, nell'aula magna dell'Ic di Simeri Crichi, i ragazzi delle classi quarte e quinte della scuola primaria, hanno avuto la possibilità di apprendere toccando direttamente con mano la storia, quella che si è scritta in eventi catastrofici come le due grandi guerre a cui migliaia di militari italiani presero parte. 

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Antichi cimeli, attestati e medaglie al valore, armi ritrovate nei campi di combattimento, utensili per sfamarsi e dissetarsi nelle fredde trincee, indumenti e dettagli delle divise. Questo e tanto altro è stato esposto in una mostra a cura del collezionista Giuseppe Chirico che, con passione e voglia di tramandare la storia, spesso si è reso protagonista di appuntamenti dedicati alle Guerre, portando nei palazzi scolastici ed in quelle delle istituzioni, i suoi preziosi cimeli da collezione. Pagine di una storia che si spera non debba mai ripetersi.

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 "Dire che è stato bello è dire poco, mi sono divertito più di ogni altra manifestazione pubblica con le grandi autorità" ha dichiarato il collezionista, evidenziando l'interesse e l'attenzione dei ragazzi, nonché la loro curiosità sulla figura del "Milite Ignoto", sulla quale Chirico si è soffermato particolarmente, donando agli alunni anche alcune brochure in materia. 

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Ma non solo storia e guerra, nel corso dell'appuntamento si è parlato anche della voglia di pace guardando al conflitto che si sta combattendo in Ucraina e dell'inutilità e distruzione che potrebbe arrecare una guerra atomica.

Un grazie particolare, il collezionista, ha voluto rivolgerlo al Dirigente Scolastico, Antonio Bulotta e alle insegnanti Ida Grande, Marinella Corea e Maria Primo, per aver fortemente voluto questa mostra nel giorno di festa celebratosi ieri.  

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