di GIANPIERO TAVERNITI
Nella terza domenica dell’avvento, in una mattinata fresca, a scaldare il cuore degli sportivi e degli appassionati di auto, allietandone con la loro distintiva musica del rombo dei loro motori, ci pensano loro, le auto storiche di diversi marchi europei.
Una giornata organizzata dall’Associazione Nausicaa Veteran Car di Soverato e ASI, con la partecipazione della Città DI Soverato, dell’Associazione Commercianti e dalla ZaRo della cittadina jonica. Una domenica preludio che comincia ad accogliere e a portare la condivisione di momenti di unione verso il Santo Natale, unione che in questa domenica c’è l’ha fornita la storia identitaria della nostra ITALIA, con questi capolavori automobilistici che hanno dominato sul corso Umberto I.
Tutte molto curate, le oltre trentacinque autovetture partecipanti a questo raduno nella città ultra Bandiera Blu di Soverato, ma non per semplice e campanilistico senso di appartenenza, bisogna dire che lo stile italiano e il “Made in Italy“, hanno spopolato, lo stile inconfondibile della Lancia , la grinta e l’aggressività delle Alfa Romeo e la sobrietà delle 500, degli anni del boom economico italiano, tutte lucide, marcate ASI e pluridecorate di premi e partecipazioni a raduni importanti.
Non se ne voglia nessuno se lo stile delle auto italiane, è invidiato in tutto il mondo, era lo specchio di un popolo, della sua estrosità, creatività e senso dello stile, quello stile italiano, quel design che ha ci ha fornito un distintivo storico, prezioso che in tutto il mondo che viene riconosciuto come inimitabile “MADE IN ITALY”. Una domenica , che ha portato su corso Umberto I, tanta gente , appassionati , esperti e collezionisti di auto storiche, ma una nota aggiuntiva in più va aggiunta a questo ”spartito musicale” motoristico, quella di vedere tante famiglie e bambini che hanno apprezzato, tante auto tesoro inestimabile della loro nazione che nel corso del tempo, è stata la nazione da copiare e vivere per positività, stile di vita e luoghi magici.
Oggi purtroppo, per varie vicende e scelte sbagliate, la nostra ITALIA, ha perso la sua importanza e la sua ricchezza socio economica che il bel paese aveva, speriamo solo che questo specchio storico attraverso i tesori automobilistici del passato, rivolto verso la nuova generazione possa essere di stimolo e di “benzina pulita” per un rinascimento e un nuovo Dolce Vita Italico.
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