di FRANCESCO IULIANO
Del sempre più precario stato di salute del Servizio Sanitario Nazionale si è parlato questo pomeriggio in occasione dell’incontro dal titolo ‘Lo stato attuale della medicina territoriale - nuovi orizzonti e come arrivarci’ allestito nel Testo comunale di Soverato al quale era prevista la partecipazione di Edualdo Posca, Luciano Dall’amo, Rubens Curia e Cleto Corposanto.
All’incontro, presieduto da Giuseppe Tomaino, sono intervenuti Jasmine Cristallo, il consigliere regionale Ernesto Alecci ed il senatore Nicola Irto.
Presenti anche diversi amministratori e sindaci del territorio. Un incontro - è stato detto - per analizzare la fase di profondo cambiamento dell’assistenza sanitaria in Italia e la sua reale capacità di rispondere ai bisogni e alle esigenze di salute dei cittadini.
“E’ da diversi mesi, ormai - ha commentato Ernesto Alecci - che stiamo aspettando dal presidente Occhiuto, il nuovo piano sanitario: sia quello ospedaliero che quello territoriale. E’ sotto gli occhi di tutti purtroppo la situazione non è per nulla semplice e quotidianamente assistiamo a tante problematiche, soprattutto a tanti disservizi. Quella nazionale e soprattutto quella calabrese, è una sanità sempre più distante rispetto ai cittadini e con tempi di attesa anche lunghissimi, spesso anche per semplicissimi esami. Tutto ciò è stato acuito, purtroppo, da due anni di Covid che hanno, di fatto, bloccato la diagnostica e tantissimi esami, per quello che riguarda la prevenzione. Per gli anni a venire purtroppo non si riuscirà a dare risposte immediate. La mancanza dei medici, poi, ha dato il colpo di grazia. Quello della sanità è una sfida importante. La sfida più importante per una popolazione sempre più anziana che ha sempre più esigenze. La Calabria, da questo punto di vista, tra le regioni italiane, è quelle che più delle altre deve fare i conti con una popolazione ancora più anziane e con un territorio che, dal punto di vista morfologico, è complicato per gli spostamenti. Quello della sanità è una sfida complicata che bisogna assolutamente cercare di vincere per migliorare i servizi”.
In collegamento web, è arrivato anche il contributo dell’onorevole Marina Sereni.
“Quello della medicina territoriale - ha detto - è un tema che è stato messo al centro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Come Partito democratico abbiamo ipotizzato finanziamenti per circa 20 milioni di euro sulla sanità attraverso il Pnrr che sono in parte indirizzati a alle innovazioni tecnologiche, digitalizzazione, modernizzazione delle attrezzature e delle strutture, ma in parte sono soldi destinati a costruire le case di comunità, gli ospedali delle comunità ed i centri per la medicina del territorio.
Siamo molto preoccupati perché il governo del primo ministro, Giorgia Meloni, non sta rispettando i tempi che erano previsti per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, le regioni soprattutto quelle governate dalla destra, risultano poco interessate all’attuale e questo rischia di produrre un effetto inverso a quelle che sono le intenzioni del Piano nazionale che prevedeva che diminuissero mie stanze tra nord e sud del Paese. Il rischio è che le case della comunità si facciano dove già ci sono e non si facciano dove non ci sono. C’è bisogno di una grande mobilitazione. Dopo la manifestazione di sabato scorso torneremo nelle piazze e di fronte agli ospedali, alle situazioni più delicate del territorio ed alle istituzioni. Il tema della salute e della difesa della sanità pubblica, dovranno essere al centro della nostra iniziativa politica”.
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