Nell'ambito dell'operazione Wave, i carabinieri hanno resto noto che i controlli hanno riguardato anche alcune attività di ristorazione ubicate in prossimità del demanio marittimo di Cropani e Botricello e hanno fatto emergere carenze igienico sanitare e strutturali e mancanza di un aggiornato piano di autocontrollo con la conseguente contestazione di sanzioni amministrative, nonché del delitto di falsità ideologica in atto pubblico, commesso dal titolare di una delle strutture controllate, per ottenere l’autorizzazione ad esercitare l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Al gestore di un noto resort è stata comminata la sanzione amministrativa di euro 5.000 per la mancanza di procedure di autocontrollo per la lavorazione dei prodotti ittici e l’assenza di dotazioni per la sicurezza balneare. A Soverato sono stati contestati, ad un gestore di un esercizio di ristorazione, illeciti per un importo totale pari a quasi 28.000 euro, oltre alla sospensione della relativa attività commerciale, per l’accertamento di violazioni in tema di impiego di 5 lavoratori in nero, di cui 2 extracomunitari irregolari, inidoneità igienico – sanitaria del locale adibito a ristorante e mancato rispetto delle procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP. A Pietragrande di Stalettì è stato controllato uno stabilimento balneare – ristorante – bar – discoteca contestando sanzioni amministrative per complessivi 15.323,00 euro in relazione alle molteplici violazioni accertate in materia di sicurezza del lavoro. Nella fattispecie, dalle verifiche compiute è emerso che il legale rappresentante dello stabilimento balneare, quale datore di lavoro non ha assicurato la prescritta formazione dei lavoratori e non ha custodito come previsto il documento di valutazione dei rischi. Inoltre, l’amministratore unico della società che, in quel sito, si occupa della realizzazione degli allestimenti tecnici audio, non ha provveduto neanch’egli alla prescritta formazione dei lavoratori e non ha custodito secondo le norme il documento di valutazione dei rischi, nonché non ha sottoposto i dipendenti alla prevista visita medica entro le scadenze stabilite. Infine, il legale rappresentante della società che in quei luoghi opera la ristorazione, in qualità di datore di lavoro non ha intrapreso le misure necessarie affinché i lavoratori possano essere salvaguardati dai rischi di natura elettrica e ha, illecitamente, installato un sistema di videosorveglianza in violazione dello statuto dei lavoratori. Ai tre distinti amministratori delle partita iva che operano nella suddetta attività commerciale, ciascuno per la parte di competenza, sono state ufficialmente impartite delle prescrizioni, ovvero imposte delle specifiche misure atte a far cessare il pericolo per la sicurezza e per la salute dei lavoratori con l’onere di adempiere entro determinati limiti temporali, a norma del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 nr.81 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro). A Squillace (CZ) sono stati controllati 3 stabilimenti balneari ubicati sul lungomare squillacese. Nell’ambito del servizio sono stati deferiti 2 dei 3 titolari degli stabilimenti balneari poiché in uno era stata riscontrata la presenza di due lavoratori in nero e nell’altro si somministravano alimenti e bevande senza essere stati formalmente autorizzati dal titolare della concessione balneare e, pertanto, sono state anche elevate sanzioni amministrative ai tre stabilimenti balneari, per complessivi 12.200 euro per aver riscontrato la presenza di lavoratori in nero, per carenze igienico sanitarie e per carenze in materia balneare (assenza di assistenza bagnanti e assenza di materiale di primo soccorso), con contestuale sequestro di circa 22 kg di prodotti ittici non tracciati. Lo stabilimento balneare trovato con i due lavoratori non in regola è stata applicata anche la sospensione dell’attività imprenditoriale.
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