15 luglio 2020 08:06
di FRANCESCA FROIO
Il profumo dei ricordi, il fascino del tempo che scorre inesorabile, il fantasticare sul cosa è stato e sul quante storie custodiscano segretamente quegli oggetti svariati e incantevoli, esposti in quelle mura divenute un grande scrigno.
Queste le sensazioni che saltano all’anima entrando nel suggestivo mondo di Umberto Timpano, collezionista catanzarese di oggetti del passato.
Antichi macinini da caffè, vecchi dischi con dediche, libri che profumano di storia ed ancora valige di cartone, telefoni, macchine da scrivere, rappresentano solo alcuni degli oggetti dalla bellezza indescrivibile conservati con cura da Umberto.
Noi de La Nuova Calabria, lo abbiamo raggiunto nel suo posto del cuore, e ci siamo fatti raccontare qualcosa di più.
Come inizia il tuo cammino nell’universo del vintage?
Fin da bambino ho avuto la passione per le collezioni, ho iniziato all 'età di 11 anni a collezionare, e come tutti i ragazzini di quell' età si inizia col fumetto preferito, era il 1977 quando iniziai a comprare con la paghetta che il mio papà mi elargiva ogni fine settimana il primo giornalino di Diabolik che ancora oggi acquisto ogni mese in edicola, e la raccolta delle figurine degli album dei calciatori panini, e così che è iniziato il mio cammino nell'universo del vintage.
Qual è la filosofia che sostiene la sua passione per l’usato?
La filosofia che sostiene la mia passione per il vintage cioè per l'usato e che tutto ciò che è presente nella mia galleria deve avere innanzitutto un'anima e poi ogni oggetto mi deve emozionare, cioè mi spiego meglio, soffermandomi davanti ad un qualsiasi oggetto la mia mente comincia ad immaginare in quale casa sia stato, se era una famiglia umile o benestante in quale periodo ha funzionato ed è stato utilizzato da quale parte del mondo arrivi ecc. ecc.
Cosa si può trovare nel tuo archivio storico?
Nel mio archivio storico si trova un po' di tutto: libri, vinili, telefoni, ferri da stiro, macchinine in latta, macinini da caffè, orologi, sveglie, Santini e quadri sacri... tutto ciò che di bello ci ha lasciato in eredità il tempo... solo così con la passione e la costanza possiamo trasmettere ai nostri giovani la storia di un tempo e come si poteva vivere un tempo senza telefonini e computer.
Il pezzo più antico presente nella tua collezione?
Come pezzo più antico della mia collezione è un Santino di Santa Elena che risale al 1700.
Ogni oggetto presente racconta una storia, abbiamo ammirato dischi e libri con dediche, vecchi macinini da caffè che conservano ancora profumi antichi e valige che hanno vagato da stazione in stazione chissà quando e chissà dove, c’è tra questi oggetti un al quale ti senti più affezionato?
Io sono affezionato a tutto ciò che è presente nella mia galleria ogni oggetto presente ha una sua storia, ma maggiormente sono di più legato alle mie collezioni personali, per esempio ai miei vinili che hanno fatto parte della mia vita e che mi hanno accompagnato dall'adolescenza fino ad oggi, ogni vinile ogni musica mi ricorda qualche evento particolare della mia vita.
Cosa pensi della cultura dell’usato in Italia?
La cultura dell'usato in Italia è molto sviluppata in alcune città, promuovendo eventi in continuazione che fanno di questa cultura un carro trainante dell'economia e del turismo, mentre sono molto rammaricato che questo non avvenga sul nostro territorio, e addirittura qualche volta per poter promuovere e fare qualche evento bisogna fare i salti mortali.
Che genere di eventi promuovi sul territorio?
Gli eventi che promuovo sul territorio sono fiere esposizioni e mostre.
La tua galleria di oggetti vintage è aperta ad appassionati e curiosi tutto l’anno. Come fare per visitarla?
La mia galleria è aperta a tutti, tutto l'anno e su appuntamento tramite la mia pagina Facebook V&VVinili&Vintage si può visitare.
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