Il 14 giugno 2025 si è svolta a Squillace, nella Basilica Minore Santa Maria Assunta, la cerimonia magistrale per neo-cavalieri e dame della Confederazione Inter.le Cavalieri Crociati Guardiani di Pace Assisi-Malta. Questa Confederazione, sorta il 30 settembre 1992 ed apolitica, si propone di diffondere una cultura di pace fra i popoli, solidarietà e fratellanza. Essa, inoltre, ha sede internazionale a Malta presso il Castello dei baroni cavalieri crociati della medesima città e in Italia ad Assisi presso il castello di Beviglie. La cerimonia di cui sopra, fortemente voluta dal Gran Priore della Calabria cav. Roberto Fabiano e suggerita dalla dama Nadia Montirosso, consigliere regionale unitamente votato, è stata autorizzata dal Gran Cancelliere prof. Giorgio Cegna e presentata con le seguenti motivazioni: Squillace patria di Cassiodoro e dei fratelli Pepe, luogo di grande patrimonio storico, culturale e paesaggistico.
La città di Squillace, sita nella leggendaria provincia di Catanzaro, è anche famosa per le ceramiche dei suoi maestri vasai, che proseguono un’antica arte sviluppatasi nella Magna Grecia e le cui splendide botteghe impreziosiscono i vicoletti del centro storico. Oltre a queste botteghe di artigianato, ecco maestosa, ubicata nella piazza, la Cattedrale risalente al sec. XI e dedicata a S. Maria Assunta, ora Basilica Minore, che domina il Golfo di Squillace e dove ha avuto luogo la cerimonia dei nuovi cavalieri e delle nuove dame. La Cattedrale, che nemmeno il terremoto del 1783 è riuscita a demolire, racconta la storia nel suo vissuto.
Qui, dunque, la cerimonia della Confederazione, un posto dove eccelso è trascorso il tempo , dove come un cavaliere resiste , domina, aiuta, conforta, dona, un luogo di profonda devozione e spiritualità, in cui essere insigniti vuol dire avere un animo nobile ed umile che traspare al servizio dei più bisognosi, un animo che niente e nessuno può scalfire. Alle ore 9:30 la segreteria è stata allestita nella sala consiliare del Municipio di Squillace su autorizzazione del sindaco, dove neo-dame e neo-cavalieri si sono radunati al suo interno per gli obblighi da adermpiere. Ha fatto seguito il loro percorso iniziatico. Accompagnati dai propri tutors, hanno varcato le porte del municipio alla volta della Basilica di Santa Maria Assunta, dove alle ore 11:00 è stata celebrata una messa solenne dal parroco don Vincenzo Iezzi, che ha preceduto la cerimonia di nomina. Il cammino ha avuto inizio in presenza del primo cittadino, sig. Vincenzo Zofrea, del vicesindaco Tommaso Cristofaro in rappresentanza del Comune di Squillace e del Gran Cancelliere prof. Giorgio Cegna.
E` seguita la gerarchia dei cavalieri, rappresentata da Gran Priori e Priori regionali, interregionali e provinciali per la Calabria : Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria , Vibo Valentia. Tutto è stato organizzato seguendo il cerimoniale come da protocollo . Un suggestivo corteo ha sfilato per le vie della cittadina, composto prevalentemente da cavalieri e dame avvolti nei loro mantelli che riportano colori e croci dei vari Ordini di appartenenza. Ospite dell’evento è stato padre Klaus Costa, abate della Chiesa ortodossa di Catanzaro.
L’ingresso nella Cattedrale, così come la celebrazione della messa, ha vibrato di dolci melodie, incredibilmente accompagnate dal volo e dal canto di allegre rondinelle che svolazzavano tra gli alti soffitti. La santa messa – si è già detto – è stata celebrata dal parroco don Enzo Jezzi, che ha accolto tutti i membri della Confederazione come unici figli di Dio. La messa, in aggiunta, è stata animata dal coro dell’ Accademia ABC di Bovalino, sotto la direzione artistica del maestro C. Scaglione. Dopo la messa ha avuto inizio la cerimonia vera e propria con il rito dell’investitura, ma prima dell’ inizio sono stati donati ad alcuni cavalieri i mantelli dell’ Ordine Cavalleresco dei Templari per la vestizione.
Sull’altare ad accogliere il nuovo adepto c’era una triade di Autorità dell’Ordine rappresentata da: il cav. Roberto Fabiano, Gran Priore della Regione Calabria, il cav. Romeo Tenuta, Priore di Milano e il cav. Mariano Chirichimo, delegato magistrale regione Calabria e membro del Gran Consiglio Nazionale dei nove. Ogni neo-cavaliere avanza dalla navata tenendo una spada tra le mani, accompagnato dal tutor nominato dal Gran Priore regionale . Sull’altare avviene la scelta tra la luce e la spada, il giuramento e la lettura delle motivazioni che hanno fatto sì che il candidato facesse parte dei cavalieri crociati di pace.
Dopo aver spento la luce della candela con l’indice e il pollice della mano destra (simbolo della fiamma trasportata nel cuore del cavaliere per tramutarsi in luce affinché i neo-guardiani di pace diventino missionari di splendore), il neo cavaliere è pronto per l’investitura vera e propria e viene invitato a porsi davanti all’ inginocchiatoio. A questo punto il neo-cavaliere si genuflette in segno di sottomissione in quanto abbassa il proprio ego e depone la spada; la donna, invece, non si inginocchia in segno di rispetto per la sua soavità e per quello che rappresenta nella società odierna. Di fronte alla citata triade e davanti alle più alte autorità della Confederazione, compreso il Rettore Candido Mancaniello, si compie il rito poggiando tre volte la spada sul cavaliere (che rimane col capo chino in segno di umiltà), rispettivamente sulla spalla destra, sulla spalla sinistra e sulla testa.
Questo rito si attua evocando la protezione di tre santi protettori: san Giovanni, il quale rappresenta l’appartenenza all’Ordine dei cavalieri gerosolimitani di San Giovanni di Gerusalemme, san Giorgio, cavaliere per antonomasia, protettore e rappresentante di tutti i cavalieri, infine sant’Agazio, in qualità di santo protettore di Squillace, la città ospitante la cerimonia, ed in segno di ossequio per l’accoglienza ricevuta. Le cerimonie di nomina avvengono solitamente ad Assisi e qui d il terzo santo è sempre San Francesco. Il rito termina con la vestizione, rappresentata non più dalla spada, dagli speroni e della cappa, ma solo del mantello, tra gli applausi di tutti i partecipanti e gli spettatori. Tredici le investiture conferite durante la cerimonia a note personalità della medicina, dell’ arte. della cultura, del volontariato, ad imprenditori e a un ex membro dell’ esercito italiano.
Alla fine del cerimoniale sono state consegnate, per meritocrazia, delle targhe in legno aventi come simbolo la croce della Confederazione. A riceverle sono state il parroco della Basilica minore di Squillace e chiesa giubilare don Enzo Iezzi; il sindaco di Squillace Enzo Zofrea; la professoressa Bruna Filippone; la dama Nadia Montirosso; i cavv. Cosimo Foti e Felice Lombardo, nonché il proprietario del ristorante “La cena di Afrodite”. Grande è stata l’accoglienza del sindaco Zofrea e del vicesindaco Tommaso Cristoforo. Tutta la cittadinanza è rimasta affascinata da un evento unico nel suo genere. Legittimi, quindi, i complimenti del Gran Cancelliere della Confederazione prof. Cegna, conquiso dal fascino paesaggistico di Squillace, dal suo patrimonio storico-culturale e dalla Basilica minore. Egli ha espresso non poca gratitudine per l’accoglienza ricevuta. La cerimonia si è conclusa con un banchetto conviviale presso il ristorante “La cena di Afrodite” a Squillace lido.
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