A Squillace un finanziamento per la valorizzazione del turismo delle radici

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Franco Caccia: "Il ministero degli esteri scommette sul progetto del comune di Squillace"

  28 maggio 2024 10:56

Rientra anche Squillace tra i comuni italiani beneficiari di un contributo pubblico, comunicato dal ministero degli esteri con il decreto n. 34483 del 13 aprile 2024, per la promozione del turismo delle radici, vale a dire un’offerta turistica dedicata agli italiani all’estero e agli italo-discendenti desiderosi di riconnettersi con le proprie origini. Il comune di Squillace è da anni impegnato nel filone del recupero delle identità, a tale scopo è stata istituita la manifestazione Squillace-Day nelle cui 4 edizioni, finora realizzate, sono stati riportati alla luce e celebrati fatti, luoghi e persone del passato.

Notevole è stata inoltre l’azione portata avanti dall’assessore alla programmazione e turismo, il sociologo Franco Caccia, per lo sviluppo di conoscenze ed il potenziamento delle relazioni organizzative. Rientrano in questa strategia il convegno tenuto durante la scorsa estate presso il Castello normanno dal titolo “turismo delle radici e delle emozioni per lo sviluppo partecipato del territorio” a cui hanno partecipato docenti universitari, prof. Tullio Romita-Unical, esperti della comunicazione, Santo Strati direttore Calabrialive, studiosi e ricercatori della storia di Squillace e dintorni, prof. Salvatore Mongiardo, direttore Centro Studi e ricerche della Prima Italia.

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Da segnalare anche la partecipazione alla borsa sul turismo delle radici, tenuta a Matera nello scorso mese di novembre, in cui lo stesso assessore Franco Caccia ha  confrontato le metodologie ed i risultati dei progetti turistici di Squillace in alcuni seminari dell’importante meeting internazionale.  Il progetto approvato al comune di Squillace da parte del ministero degli esteri riporta un titolo assai suggestivo “il bello delle origini, alla ricerca di memorie e di legami” e si propone di realizzare una variegata tipologia di interventi. Si prevede infatti l’attivazione di uno spazio interattivo (sia fisico che digitale), all’interno del quale svolgere le attività necessarie ai lavori ed alle riunioni operative dei “Laboratori delle Radici” con cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali. In particolare sono previste attività di raccolta foto d’epoca e di Storie di Vita degli Squillacesi emigrati all’Estero.

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Verrà curata la ricerca genealogica delle famiglie interessate a scoprire conoscenze sulle proprie origini, con il supporto di personale comunale dedicato. Saranno censite e contattate le attività aziendali in grado di offrire lavoro ai giovani italo-discendenti interessati, nei periodi di vacanza, a fare un’esperienza lavorativa nella propria terra di origine o di quella dei propri parenti. Si procederà alla creazione di un sitoweb dedicato il quale, in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, conterrà una sezione dedicata ad informazioni utili per italo-discendenti interessati a possibili forme di investimento strategico o immobiliare sul territorio. Ciò sarà reso possibile grazie a un censimento, da parte del Comune, di tutti gli edifici e locazioni che risultano allo stato abbandonate o non in uso. Molto ricca l’attività di ricerca. Con il supporto storico del Centro Studi Prima Italia costituito a Squillace con delibera di G.C. n.  26-2021, allo scopo di favorire la divulgazione delle radici storico-culturali della Calabria, si occuperanno di raccogliere informazioni relative alle feste storiche calabresi ed agli eventi distintivi di una terra così ricca di storia e tradizioni.

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Verrà costituito un comitato di accoglienza a cui parteciperanno anche le principali associazioni impegnate nel settore della promozione turistica e degli spettacoli.  Nell’ambito del progetto è inoltre previsto il rafforzamento delle relazioni con le comunità di Squillacesi all’estero tra cui quelle in cui quella in opera il Sig. Giuseppe Mungo, Squillace emigrato in Francia negli ’50 con cui l’amm.ne comunale ha condiviso di recente il progetto “Cammino dell’emigrante” e con lo squillacese Pino Vallone, presidente della Comunità Acib (Associazione culturale italiana della “Broye” – Losanna  Svizzera)." L’opportunità offerta dal ministero degli esteri, - ha precisato l’assessore alla programmazione e turismo, il sociologo Franco Caccia - ci permetterà di ampliare le nostre conoscenze e le nostre relazioni e soprattutto ci consentirà di arricchire la nostra comunità con le emozioni dei nostri emigrati e dei loro discendenti". 

 

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