di CARMINE MUSTARI
Una notte magica a Taverna: si è questa la sensazione che in tanti hanno avuto questa notte. Non accadeva da tempo, a parte la circostanza della pausa dovuta al covid, non accadeva di vedere tanta gente così serena, sorridente, tutti stretti in un abbraccio condiviso con la classica degustazione delle “Cuddhureddhe”, dei “Purpetti” ben accompagnati da ottimo vino, stand, e musica, quella che ha visto prima protagonisti i musicisti della Banda “Città di Taverna, che tra l’altro nella serata precedente si erano esibiti nel tradizionale concerto dell’Epifania, questo organizzato dalla confraternita del Santissimo Rosario che si è svolto nella chiesa Monumentale di San Domenico.
Il concerto diretto dal Maestro Michele Travaglia, che da qualche anno ha preso l’incarico di direttore della stessa banda, ha registrato l’esecuzione di una serie di brani adattati per soli fiati e percussioni, spaziando dal repertorio classico a quello pop, per poi ripercorrere le note sugli spartiti della tradizione natalizia.
Scaletta: Il concerto è stato offerto alla città dalla Confraternita del Santissimo Rosario che come da tradizione nel corso del novenario dedicato alla festa del Bambinello Gesù, organizza tutte le celebrazioni religiose previste. Soddisfazione da parte del priore Paolo Garcea: "Dopo due anni di inattività causa covid, finalmente riprendiamo a rivivere le emozioni della tradizione che più di ogni altra ci spinge ad organizzare una festa, ma soprattutto all’aspetto religioso, le altre manifestazioni civili, ben vengano, ma noi badiamo soprattutto all’aspetto legato alla fede. E visto quello che è accaduto in questi giorni della novena abbiamo la conferma di quanto il popolo tavernese ha fede, infatti, durante il novenario le celebrazioni eucaristiche hanno registrato il pienone, tutte le sere la chiesa di San Domenico ha registrato il pienone come non accadeva da tempo, ora aspettiamo la chiusura di oggi dopo la processione, perché siamo convinti che sarà un successo di presenze".
Ritornando alla veglia di ieri che dire, abbiamo visto una marea in movimento, questo si è visto in Piazza del popolo a Taverna, centinaia di persone hanno letteralmente colmato ogni spazio utile e disponibile per assistere ed essere parte attiva della veglia dell’Epifania, che dopo due anni di stop forzato causa covid, finalmente si è festeggiato uno dei momenti di festa più belli e caratteristici delle festività natalizie di Taverna. Una notte di note, di allegria, di degustazione delle centinaia di “Cuddureddhe” e oltre 15 mila polpette, per come ci dicono i giovani ragazzi del comitato istituito ad hoc per l’occasione che da tradizione si impegnano per preparare le tali leccornie natalizie e donarle ai cittadini di Taverna e non solo, questa tradizione oramai risultata tra quelle più condivise tra tutto l’hinterland tavernese.
Nella notte a cavallo tra il 5 e il 6 gennaio è ritornata l’atmosfera, quella che ha indotto a condividere una serie di momenti iniziati alle 20 di giovedì, con l’apertura degli stand e l’esibizione della banda musicale “Città di Taverna”. Purpetti, cuddureddhe e vino per tutti, la musica della banda e anche un momento di musica live con l’esibizione del cantante della tradizione folk calabrese Cosimo Papandrea che si esibito in Piazza del Popolo alle 22,30, accompagnato dalle centinaia di avventori presenti. Dal comitato ci dicono che la festa è frutto di un’iniziativa che va oltre il solo scopo ludico, infatti, tutti i componenti si dedicano ad organizzare l’evento per semplice devozione nei riguardi di Gesù Bambino, questo nutrito gruppo di giovani riesce a rinnovare questa tradizione spinti anche dalla fede.
Un lavoro non semplice quello dei ragazzi tavernesi, che però registra l'interesse di tutta la popolazione, tra l’altro la stessa gente di Taverna contribuisce in modo concreto alla riuscita della veglia, per come ci dicono gli stessi ragazzi del comitato i cittadini non sono da meno, con donazioni spontanee sono la parte importante della festa.
Ma anche i commercianti tavernesi e non solo hanno la loro importanza, sponsorizzando idealmente la festa, molti contribuiscono perché è ritenuta una festa capace di coinvolgere tutti, e la soddisfazione è sapere che per il popolo tavernese sussiste anche la possibilità di vivere un momento di immensa condivisione. Un contributo si registra inoltre anche dall’amministrazione comunale. La festa della veglia è comunque un patrimonio immateriale e soprattutto emozionale di tutta questa fascia presilana e sa come dare gioia per quelle ore che si svolge, tutti ballano, cantano, si abbracciano e si vogliono bene e solo per questo è già un successo!
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