A Triparni rinasce la cultura: l’ex scuola diventa cuore pulsante di musica e comunità

di SETTIMIO PAONE

Un’ex scuola che torna a vivere. Un gruppo di giovani che ha scelto di restare. Una comunità che riscopre il senso profondo dell’appartenenza. A Triparni, frazione collinare di Vibo Valentia, è accaduto qualcosa che va oltre una semplice inaugurazione: è stata accesa una scintilla, è nato un nuovo simbolo di rinascita.

L’associazione Vocal Tactus ha ufficialmente aperto le porte della sua nuova sede, ma ciò che si è celebrato non è soltanto l’inaugurazione di uno spazio. È il compimento di un’idea, il segno concreto che la cultura può rigenerare luoghi, persone e legami. L’edificio che per anni ha ospitato la scuola elementare, che ha custodito sogni infantili e costruito futuri, oggi è stato restituito alla comunità come laboratorio di creatività, suono e partecipazione.

“Non inauguriamo solo uno spazio, ma un’idea condivisa – ha detto con emozione il presidente dell’associazione – quella che la cultura può unire, che la musica parla tutte le lingue, che insieme possiamo cambiare il nostro futuro.” E proprio la musica è il cuore pulsante di Vocal Tactus: non solo come arte, ma come strumento per creare connessioni, far germogliare orgoglio, costruire comunità.

Fondata nel 2023 da un gruppo di musicisti legati visceralmente alla propria terra, Vocal Tactus nasce dalla scelta coraggiosa di restare, di investire nelle proprie radici invece di emigrare. In breve tempo, è diventata un punto di riferimento culturale capace di coniugare arte e impegno sociale, tradizione e innovazione.

L’ensemble vocale che porta il nome dell’associazione è stato recentemente accolto nell’Organizzazione Cori Calabria, sotto la guida del M° Cambareri. Figura ispiratrice per i giovani fondatori, Cambareri rappresenta un modello di impegno nel costruire reti culturali che parlano al territorio, promuovendo la musica corale come spazio di aggregazione e crescita condivisa.

Ma Vocal Tactus è anche e soprattutto un progetto di comunità. È il desiderio di ridare dignità a un borgo spesso dimenticato, di risvegliare memorie, storie, voci. “Il nostro paese non è una semplice frazione – sottolineano i membri dell’associazione – è un borgo. Un luogo che vive, che conserva identità e chiede solo di essere ascoltato.”

E saranno tante anche quest’anno le occasioni per farlo: “Musica sotto le stelle”, “La notte del poeta”, “Borgo in musica” sono solo alcune delle iniziative in programma. Un calendario intenso e accogliente, pensato per trasformare Triparni in un polo culturale attivo e vitale, dove la musica diventa filo che ricuce e ponte che unisce.

A Triparni, oggi, si canta. E ogni nota è un atto d’amore verso il futuro.

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