A Villaggio Racise rievocate le inaudite violenze sessuali subite dalla piccola Siria

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  11 agosto 2025 10:17



“A me è andata bene perché io, per fortuna, ho scelto la penna ma purtroppo, c’è chi ha la corda”. Così ha esordito Siria Scarfò, autrice del libro autobiografico "Mi Svelo – Il mio viaggio tra Abusi, Fede, Omosessualità". Il giardino antistante lo Chalet del Parco, situato al Villaggio Racise, è stato teatro di  una serata intensa, partecipata e vissuta con evidenti emozioni e commozioni dei presenti immersi in quella cornice naturale fatta di altissimi pini e nel silenzio religioso della montagna.

L’evento è stato organizzato dall’ associazione Culturasila e dall’associazione APS Calabria Letteraria,  nel novero delle giornate dedicate alla cultura con la presentazione di libri. Ha aperto i lavori Chiaffredo Manno, quale moderatore, porgendo il saluto ed i personali ringraziamenti ai presenti,  Sebastiano Tarantino, Sindaco di Taverna , Stefania Mandaliti  nella sua qualità di Presidente del Centro di ascolto Stella del Mare, e Giusy Pino  Coordinatrice dell’Osservatorio Regionale sulla violenza di genere, e la giornalista Stefania Abbruzzo che dopo ha dialogato con l’autrice del libro Siria Scarfò.

<< Subito dopo - riporta una nota dei promotori - ha preso la parola il Sindaco di Taverna Sebastiano Tarantino, affermando  che non appena letto la richiesta di patrocinio per la presentazione di questo libro, non ha avuto dubbi perché non sarebbe stato giusto sottrarsi alla discussione, su un tema così forte e delicato e che interessa, ancora oggi, tutti i popoli della terra. Si è anche
impegnato a sostenere ulteriori iniziative culturali, perché è la cultura il vero motore che alimenta la vita di una comunità. La comunità di Taverna è ricca di storia e va rivissuta, non solo nel centro abitato ma anche nell’altipiano Silano con i suoi storici Villaggi. Successivamente ha preso la parola Stefania Mandaliti che, nella sua qualità di presidente del Centro di ascolto Stella del mare, ha rilevato quanto sia vicina ai temi di
violenza di ogni tipo verso le donne e quanta attenzione la sua Associazione pone a chi chiede aiuto e assistenza. A maggior ragione, ha detto di essere vicinissima all’autrice e di restare a disposizione, per sostenerla in tutte le
sue battaglie.

Poi il moderatore ha informato i presenti che Giusy Pino, purtroppo non era  presente per motivi di salute ma che ha voluto
inviare una sua testimonianza con un intervento videoregistrato,  fatto ascoltare ai presenti. Nel videomessaggio Pino ha ringraziato,
innanzitutto, il Comune di Taverna per la sensibilità dimostrata ad un tema come
quello trattato dal libro di Siria Scarfò, per poi continuare con alcune analisi delle parole usate dall’autrice nel libro, allorquando racconta come il carnefice, accompagna i suoi quotidiani abusi da profonde manipolazioni del pensiero per cui ci si trova soggiogati, impossibilitati a reagire.  Alla fine spesso accade che da abusate e manipolate ci si trasforma in nullità assoluta,
per non dire che alla fine ci si sente se stessi colpevoli e causa di quelle situazioni. Chi
legge il libro si ritrova immerso, anima e corpo, in un tema che mette a nudo la malvagità umana, che spesso indossa abiti non solo normali ma anche abiti sacri verso i quali la società riconosce la bontà e l’autorevolezza per curare l’anima e di conseguenza affida a loro, ad occhi chiusi, sia bambini che giovani e persino adulti. Poi, ecco che l’autrice nel raccontare la vita della “piccola Siria” improvvisamente e con
modi, comunque,  espliciti affronta quel tema che spaventa tutti solo a pronunciarne la parola: “pedofilia”. Un tema che scuote fortemente la coscienza, fino a  togliere il respiro e ritrovarsi con la vista appannata per le lacrime che iniziano a sgorgare man mano che la lettura
continua. Ma è successo anche questo durante la presentazione e mentre  l’autrice Siria Scarfò rispondeva alle sollecitazioni della giornalista Stefania Abbruzzo, in alcuni volti dei presenti, si notava un’espressione di turbamento e anche qualche lacrima asciugata furtivamente, con gesti timidi ed imbarazzati. Ma non era imbarazzo, era piuttosto rabbia e voglia di ribellione. Certo anche voglia di ribellione come
ha voluto fare, con una certa animosità, uno dei presenti dichiarandosi ultranovantenne.  Persona che nella vita ne ha viste di tutti i colori, avvenimenti atroci compresi periodi bellici e
post bellici della seconda guerra mondiale e che, dopo avere ascoltato le orrende vicende vissute da una bambina di soli nove anni “la piccola Siria”, che è stata nelle mani del carnefice di turno per  otto anni, un inferno. Questo anziano, sicuramente nonno e
forse anche bisnonno, ha detto “ la tua storia mi ha sconvolto e non so davvero se questa notte riuscirò a prendere sonno anzi, credo proprio che non ci riuscirò. La tua storia è di quelle che fanno sanguinare il cuore, solo provando ad immaginare ciò che hai vissuto e dovuto
subire. Devi lottare con tutte le tue forze e dare a noi il coraggio di essere con te ed unirci a te. Devi continuare a lottare con tutte le tue forze perché, sebbene la mia età avanzata, voglio essere accanto a te in questa lotta. Sii
forte e dammi la forza di lottare con te”. Queste parole sembravano saette, sono stati
momenti di altissima emozione pura che ha scosso tutti per quell’intervento
improvviso ed inaspettato e che ha interrotto il dialogo della giornalista con l’autrice. Guardando i volti dei presenti si notava e si percepiva la forte emozione che aveva seguito quell’intervento ma, dopo pochi minuti, ne è seguito un altro forse ancora più toccante perché l’autrice non è riuscita a trattenere
le sue forti emozioni e le sue sofferenze sono
riaffiorate prepotentemente. E’ che ogni volta che parla del suo vissuto e della sua incredibile storia, le capita di rivivere alcuni dei momenti più terribili ed è come se una lama percorresse la viva carne delle ferite,  che sembrano rimarginate ma non è proprio così. Sono stati pochi ma intensi minuti nei quali sia la giornalista che il moderatore si sono avvicinati con visibile preoccupazione, per darle coraggio ed accertarsi che non ci fosse nulla di cui

preoccuparsi. Ed anche questa volta è stata proprio Siria a tranquillizzare tutti, trovando la forza di continuare per concludere la presentazione del libro. Siria ha voluto far sapere che, in seguito alla
pubblicazione del libro “Mi Svelo” il
vescovo della Diocesi Oppido-Palmi Mons. Giuseppe Alberti ha emanato un
comunicato ufficiale che recita: «La
Chiesa Diocesana – scrive con coraggio Monsignor Alberti – vive queste
situazioni come una profonda ferita, che interpella la coscienza e la responsabilità di tutti, e che ci richiama a un rinnovato impegno per la trasparenza e la tutela dei più fragili». «Fatti che, come Chiesa Diocesana, ci
addolorano e ci inducono alla preghiera profonda e misericordiosa nella
vicinanza alle vittime con la speranza che fatti del genere non accadano mai
più. Come Chiesa viviamo queste denunce come una ferita aperta che ci induce ad
andare fino in fondo, anche attraverso verifiche interne, che verranno effettuate con la massima severità perché vogliamo che la Chiesa sia un luogo sicuro, soprattutto per i bambini, i giovani e le persone vulnerabili». Siamo solo agli inizi, ha detto Siria Scarfò ma la sua speranza è che le indagini possano proseguire seriamente e
speditamente e senza  lungaggini come avvenuto in passato. L’autrice si è anche molto soffermata sulla fede,  perché lei stessa l'ha mantenuta intatta: il problema non è la
Chiesa o la Religione (qualunque essa sia) ma gli esseri umani. Sebbene sia stata suora ed abbia tolto gli abiti monastici, continua ad alzarsi prestissimo la mattina (puntualmente alle ore 5,30) per potere dire tutte le preghiere ed
il rosario che, quotidianamente, recitava da suora. Siria è una figura straordinaria perché chi ha la possibilità di parlarle e porle
qualsiasi domanda, risponde con dei toni ed una espressione che ispira serenità spirituale.
“Giura che non parlerai mai di me”, “Sei una
stupida, troppo stupida per capire”, “Tu non puoi fare la comunione”. Non è facile sopravvivere, a quella tenerissima età, a queste quotidiane frasi che avevano il solo scopo di impossessarsi della mente dopo avere violato il corpo perché tutto ciò durò per anni fino a quando la “Siria
grandicella” ha deciso di farsi suora ed allora ha trovato un coraggio, che ancora oggi stenta a capire come abbia potuto averlo. Appena finita la presentazione del libro, il moderatore Chiaffredo Manno ha voluto lanciare il progetto che inizia proprio in Sila, per informare che da questo momento tutte le volte che Culturasila e APS Calabria Letteraria organizzeranno
presentazione di libri, gli eventi saranno denominati “Invito alla lettura”. Proprio per questo motivo la serata si è conclusa con l’acquisto, da parte dell’Associazione APS Calabria Letteraria, di quattro libri “Mi  Svelo” di Siria Scarfò. Uno è stato consegnato al titolare
dello Chalet del Parco che ha ospitato l’evento, un libro rimarrà nella biblioteca dell’Associazione e gli altri due libri sono stati regalati a due persone presenti alla serata, previo sorteggio. In conclusione - chiude la nota dei promotori -  si spera di vedere incentivati eventi culturali e che, altre associazioni, prendano da ora in poi l’iniziativa di regalare dei libri, in occasione della presentazione di autori locali e nazionali>>.

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