Il neosindaco all'opposizione: "So che ci vuole coraggio a poca distanza da una sconfitta elettorale ma forse sarebbe il caso di guardare avanti ed avere come prioritario il bene comune".
09 novembre 2020 18:46di EMANUELA TALARICO*
Ritengo utile fornire alla cittadinanza alcune osservazioni in ordine ai quesiti posti dagli "sbigottiti" consiglieri comunali di opposizione.
- Mi ritengo capace ma non al punto di sconfinare nella presunzione e siccome uno dei temi del progetto è quello relativo agli aspetti di ordine archeologico ho chiesto ad un’indiscussa autorità nel campo, l'archeologo Cuteri, se volesse e potesse fornire il suo contributo.
Per inciso, gratuitamente!!
- Sulle autorizzazioni di cui i consiglieri parlano vorrei rispondere, ma mi limito a riportare testualmente le parole del Sottosegretario di Stato ai Beni Culturali, Anna Laura Orrico, " il progetto di restauro non è ancora stato approvato dalla Soprintendenza competente, quindi i lavori senza dubbio non partiranno prima che essa si esprima". Non mi pare servano ulteriori commenti.
Quanto alla presa visione del progetto, come l'ex sindaco (Mario Talarico ndr) dovrebbe sapere, non è consentito ad un primo cittadino recarsi in un ufficio e prendere ciò che vuole, esistono leggi e procedure ed a quelle mi sono attenuta; ivi compresa una formale e protocollata richiesta di accesso agli atti dal momento che il responsabile dell’ufficio tecnico (nonché rup nominato dalla precedente amministrazione) non ottemperava ad una mia richiesta.
- Si chiede conto anche della mancata partecipazione all’incontro della Soprintendenza che avrebbe con il Comune di Carlopoli, scrivono i consiglieri di opposizione, un " apposito accordo (...) finalizzato al supporto tecnico"; vero, infatti si tratta di attività di supporto, il progetto è invece - come è noto - responsabilità dei progettisti con i quali, dunque, abbiamo interloquito.
- I consiglieri di opposizione fanno bene attenzione a non citare, nella loro disamina, un elemento di fondo che - ovviamente - tutto è tranne che musica per le loro orecchie; è stato il Dipartimento regionale competente a chiedere di riformulare il quadro economico e, soprattutto, la ri-approvazione del progetto e l'invio “di ogni utile documentazione relativa ad autorizzazioni, pareri o prescrizioni, prevista dalle norme vigenti e rilasciata dai competenti organi/enti, per la realizzazione dell’intervento”.
- Quanto al disinteresse del passato, cosa evidentemente non vera e dimostrabile da una relazione a firma della scrivente nel mese di aprile del 2018, in cui si evidenzia in maniera precisa e dettagliata, la preoccupazione per lo stato di conservazione dei ruderi, vorrei rammentare ai solerti oppositori che l'intera vicenda è stata gestita come "cosa propria" e che persino il conferimento di una cittadinanza onoraria è passato attraverso una delibera di giunta e non, come accade in ogni comune, attraverso una deliberazione del Consiglio Comunale.
Infine, come ultima considerazione, vale la pena sottolineare quanto ridicole siano le osservazioni circa un "equivoco" che avrebbe coinvolto archeologi e giornalisti e persino il Ministero; tutti costoro, secondo l'opposizione, non avrebbero capito bene.
La verità è un'altra ed è una sola.
Si è acceso un dibattito su Corazzo, ciò testimonia quanto importante sia per la nostra comunità questo bene straordinario; in tantissimi guardano con attenzione ed anche con affetto a Carlopoli, so che ci vuole coraggio a poca distanza da una sconfitta elettorale ma forse sarebbe il caso di guardare avanti ed avere come prioritario il bene comune.
E' per questo che accetto, replicando, le osservazioni dei consiglieri comunali e rispondo con quello che penso debba essere lo spirito di un primo cittadino, fornire chiarimenti e non lanciare accuse o adombrare complotti.
*Sindaco di Carlopoli
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