Abramo Printing e Logistic, Slc Cgil: "Ribadiamo la necessità di adottare strumenti alternativi ai licenziamenti"

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Immagine di repertorio di un uomo al pc
  10 aprile 2024 08:49

"Il ministero del Lavoro, preso atto della grave situazione in cui versa l'azienda, ha concesso la proroga del contratto di solidarietà fino al 31 dicembre 2024 per il lavoratori dell'Abramo Printing e Logistic". Lo rende noto la Slc Cgil Calabria dopo il tavolo ministeriale dello scorso 5 aprile alla presenza di Confindustria di Catanzaro, l'azienda e i rappresentanti sindacali Slc. "Assente la Regione Calabria che ha comunque inviato una nota al ministero con la quale ha espresso disponibilità a concordare e programmare, senza previsione di oneri a carico dell’ente, politiche attive rivolte lavoratori impattati".

"Come Slc Cgil Calabria - si legge nella nota del sindacato - abbiamo ribadito la necessità di adottare strumenti alternativi ai licenziamenti e nel contempo individuare possibili soluzioni per garantire i livelli occupazionali anche in futuro. Ci riteniamo moderatamente soddisfatti per aver momentaneamente scongiurato l’ennesimo dramma sociale, mettendo al sicuro l’intero perimetro aziendale fino alla fine del 2024, ma rimangono forti le preoccupazioni e le incertezze per il futuro lavorativo dei 45 lavoratori. Continueremo a percorrere tutte le azioni necessarie per salvaguardare i livelli occupazionali, sollecitando anche l’intervento delle istituzioni locali: è necessaria un’azione congiunta di sensibilizzazione verso i committenti affinché l’attività lavorativa possa continuare ad essere svolta in Calabria, un territorio già segnato da livelli di disoccupazione altissimi e che non può permettersi ulteriori perdite di posti di lavoro. Tenuto conto di un mercato in continua evoluzione e di un settore sempre più digitalizzato, unitamente alle scelte industriali incomprensibili dei management che si sono negli anni avvicendati e che, il più delle volte, hanno generato un tracollo occupazionale, auspichiamo una netta inversione di rotta da parte dell’azienda chiamata a diversificare la sua attività".

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