Abusivismo edilizio nel Reggino: padre e figli finiscono nei guai

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I Carabinieri di Reggio Calabria
  26 novembre 2019 11:21

Continuano i controlli dei Carabinieri della Compagnia di Bianco nel settore dell’abusivismo edilizio. Come preannunciato nelle passate settimane, è in corso una vera e propria mappatura delle opere costruite abusivamente, fenomeno particolarmente diffuso in tutta la Locride. Un vero e proprio malcostume, che non solo non accenna a fermarsi, ma che rischia di compromettere seriamente l’equilibrio di tutto l’ecosistema, in un territorio già a rischio dissesto idrogeologico, come hanno dimostrato gli ultimi giorni di allerta meteo rossa.

L’attenzione dei militari stavolta si è concentrata su San Luca, dove A.G., 77enne del luogo, facendosi aiutare dai figli A.S. e A.G. avrebbe costruito, in località Vorea, su un terreno comunale sottoposto a vincolo sismico e idrogeologico, una casetta con veranda, un pollaio e un porcile. Il tutto, però, senza attendere dal comune il permesso di costruire.  

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I tre dovranno ora rispondere, davanti alla Procura della Repubblica di Locri, delle violazioni commesse in materia edilizia. All’intervento dei Carabinieri farà seguito, nei tempi previsti, un’ordinanza di demolizione da parte del comune, al fine di ripristinare lo stato dei luoghi.

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Solo due settimane fa i Carabinieri di Bianco avevano denunciato, per situazioni analoghe, altre tre persone, per le violazioni edilizie commesse nei Comuni di Africo, San Luca e Palizzi.

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Il comando provinciale dei carabinieri sta attuando dei dispositivi in tutta la provincia, cercando parallelamente, di costruire - questo si - nella mente di tutti i reggini, una maggiore coscienza sul tema, a partire dalle scuole e dai più giovani.

 

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