di ALDINA STINCHI*
Nella giornata di ieri a Catanzaro, nonostante il canile comunale di San Floro sia temporaneamente chiuso, l'Amministrazione Comunale ha autorizzato l'accalappiamento di un branco di cani che vaga sul territorio da anni, accudito dai volontari. Cani non aggressivi, nonostante qualcuno affermi il contrario. Cani segnalati da molte persone e anche da politici di destra e di sinistra. Ormai è molto chiaro che il disinteresse per la questione randagismo non ha bandiera politica. Cambiano gli amministratori, ma non il modo di gestire le cose. Per fortuna ne è stato preso uno solo, ma non si fermeranno.
La cosa però molto grave che ha fatto questa Amministrazione è quella di avere autorizzato il trasporto nel canile di Torre Melissa. Uno dei tanti canili lager della Calabria, situato nella zona del Crotonese, da noi sempre osteggiato. Quando il Comune di Catanzaro era convenzionato con quella struttura abbiamo fatto di tutto per far rientrare i cani e alla fine ci siamo riusciti. Neanche la.precedente Amministrazione si è mai permessa di far rimettere in quel posto una zampa ad un cane di Catanzaro. Sebbene "autorizzato", dal nostro punto di vista, anche se adesso è molto migliorato, non viene garantito il benessere animale. Più di 1500 cani ammassati in un luogo solo, ai quali non vengono garantite le sgambature e che dovrebbero avere più di un veterinario per garantire cure adeguate. Trasportare un cane a 100 km di distanza, in un luogo del genere, dove sarà difficile poter andare a fare volontariato, vista la distanza, non vuol dire garantire il benessere animale e ne' tanto meno agevolare il volontariato. Ci eravamo resi disponibili a prendere in affido i cani, in attesa della riapertura di San Floro, ma la nostra proposta non è stata accettata.
A cosa servono tutte queste leggi di tutela animale, se poi i Comuni ed i Servizi Veterinari si possono permettere il lusso di non creare strutture pubbliche di accoglienza decenti e canili sanitari, nonostante lo preveda la legge, convenzionandosi invece con strutture gestite da privati a scopo di lucro dove si ammassano migliaia di cani. Molto spesso in zone ad alta densità mafiosa. Come mai non vengono fatti i canili sanitari, anche quando ci sono i soldi? Ricordiamo i 900.000 euro stanziati nel DCA di cui si sono perse le tracce. Come mai vengono facilmente autorizzati canili sanitari e canili lager ai privati e poi con le Associazioni invece si diventa puntigliosi? Come mai non si sterilizzano i gatti e non si censiscono le colonie? Come mai non si sterilizzano e si reimmettono i cani sul territorio? Come mai tutte queste omissioni non vengono perseguite per legge?
*presidente Associazione Bios odv
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