Accertamenti fiscali. Montepaone Bene Comune: "Internalizzare è stata solo una scelta scellerata e propagandistica"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Accertamenti fiscali. Montepaone Bene Comune: "Internalizzare è stata solo una scelta scellerata e propagandistica"

  24 aprile 2021 15:19

Il gruppo di opposizione “Montepaone Bene Comune”, composto da Giuseppe Macrì, Giuseppe Celia e Roberto Totino, "nella consapevolezza che la situazione legata all’emergenza sanitaria da Covid-19, anche nel nostro territorio, non sia purtroppo alle spalle e che essenziale sia ancora mantenere alta la guardia, si sente in dovere comunque di porre l’accento su alcuni temi e rendere la cittadinanza edotta. Nel silenzio assoluto, o quasi, la maggioranza politica del nostro paese ha deliberato un atto di indirizzo per l’affidamento all’esterno del servizio di supporto all’accertamento fiscale, riscossione coattiva delle entrate e servizi connessi, con annesse nuove significanti spese a carico dei contribuenti. Ciò rappresenta il venir meno di un ulteriore cavallo di battaglia dell’attuale amministrazione, dopo la reintroduzione della figura del Presidente del Consiglio abolita con uno dei primi provvedimenti della prima legislatura perché ritenuta inutile e superflua, per poi essere riesumata subito dopo le ultime elezioni con l’unico scopo di garantire la stabilità all’interno della maggioranza ed evitare di implodere, prima ancora di iniziare", scrivono i consiglieri comunali di opposizione di Montepaone. 

"Ora, con questa nuova decisione l’amministrazione ha dovuto ammettere il proprio fallimento. Internalizzare un servizio senza avere i mezzi e il personale è stata solo una scelta scellerata e propagandistica. Una scelta che ha portato Montepaone sul baratro del dissesto e dove le anticipazioni di cassa sono necessarie anche per i più miseri impegni di spesa. La reinternalizzazione poteva anche rappresentare un risparmio o un servizio più efficiente, ma di fatto ha svuotato le casse comunali, non avendo l’idonea struttura per l’accertamento e la riscossione, e si è continuato sull’invio di richieste di pagamento ai cittadini troppe volte errate e/o duplicate. Ed oggi? Cerchiamo qualcuno che sia in grado di fare ciò che l’amministrazione ha dovuto ammettere di non essere in grado di gestire e con la speranza che l’ammissione di questo fallimento non sia arrivato troppo tardi e abbia conseguenze molto più amare per Montepaone. Una considerazione il gruppo di opposizione la fa, ed è sotto gli occhi di tutti come la maggioranza, in una materia tanto importante, ha dovuto alzare bandiera bianca e dovrebbe riconoscere che si tratta di una sconfitta senza repliche. D’altronde, nei mesi iniziali di questa seconda consiliatura, la maggioranza era particolarmente presa da altri pensieri, come il già detto Presidente del Consiglio Comunale e dal riconoscimento di ulteriori debiti fuori bilancio che purtroppo non era stato possibile inserire prima della tornata elettorale", si legge in una nota diffusa dal gruppo di opposizione. 

"La stessa velocità avuta nel rispondere velenosamente alla nota stampa a firma dell’opposizione su proposte ed idee per il contenimento della diffusione del virus nel nostro comune, salvo poi, gli eventi e le successive decisioni prese, dar pienamente ragione alla stessa minoranza adottando provvedimenti suggeriti e non mossi dal desiderio di mettere in cattiva luce la già adombrata maggioranza, ma solo scaturienti dal buon senso. Evidentemente la stessa collaborazione tanto auspicata nel primo Consiglio dal Sindaco era solo una frase di circostanza, ma per noi è un dovere e una missione che dobbiamo a tutti i cittadini montepaonesi per il loro bene. È proprio per il loro bene, attesa la silente amministrazione, che desideriamo informarla su quanto di grave sta accadendo e, a prescindere dalle pesanti ripercussioni che avremo in termini di costo del servizio, comprendere lo stato di salute economico effettivo in cui versa il nostro comune a causa dell’incapacità e del populismo",  concludono Giuseppe Macrì, Giuseppe Celia e Roberto Totino.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner