Accessibilità e inclusione, due postazioni per non vedenti all’Archivio di Stato di Catanzaro

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images Accessibilità e inclusione, due postazioni per non vedenti all’Archivio di Stato di Catanzaro

  21 maggio 2025 14:21

Nella giornata di ieri presso la sala studio dell’Archivio di Stato di Catanzaro, sono entrati in funzione gli strumenti d'ausilio per le persone con disabilità visiva acquistati nell’ambito del progetto "Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi" e grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Un’iniziativa concreta che apre le porte della cultura e della memoria storica a tutti i cittadini, abbattendo le barriere sensoriali e promuovendo il diritto universale all’accesso all’informazione.

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L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione Territoriale di Catanzaro, per voce della Presidente Luciana Loprete che ha personalmente testato le postazioni, esprime un sentito plauso alla direzione dell’Archivio per la sensibilità dimostrata.

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“Questa scelta – dichiara la Presidente – è un segnale importante di educazione civica, responsabilità istituzionale e attenzione verso i diritti delle persone con disabilità visiva. Rendere accessibile un luogo della cultura come l’Archivio di Stato significa riconoscere a tutti i cittadini il valore della conoscenza e della partecipazione”

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“L’acquisto delle attrezzature informatiche con i fondi del PNRR - ha dichiarato il Direttore Antonio Paonessa - è un ulteriore passo in avanti per l’Archivio di Stato di Catanzaro e della Sezione di Lamezia Terme, già iniziato con l’approvazione del PEBA (piano eliminazione delle barriere elettroniche) sempre finanziato con gli stessi fondi, che consentirà una più diffusa conoscenza del patrimonio culturale conservato, con una sempre maggiore inclusività ed accessibilità volte ad eliminare ogni tipo di barriere. Colgo l’occasione per ringraziare la presidente Loprete per la disponibilità dimostrata, con l’augurio di prossime e future collaborazioni.”

L’UICI di Catanzaro auspica che questa esperienza possa diventare modello virtuoso per altre istituzioni culturali del territorio, nell’ottica di una società realmente inclusiva e consapevole.

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