di STEFANIA PAPALEO
Per i tre giovani coinvolti nell'accoltellamento del 28 settembre 2024 a Catanzaro Lido arriva il momento del giudizio. Porta la firma del giudice Sara Merlini il decreto che fissa per l'8 aprile 2025 l'udienza preliminare a carico di Daniele Furriolo, 24 anni (attualmente in carcere), Vittorio Boccuto, 24 anni, e Daniel Ciambrone, 23 anni (entrambi liberi), rispettivamente difesi dagli avvocati Armodio Migali, Vittorio Coscarella, Fabrizio Costarella e Domenico Pietragalla.
Tentato omicidio aggravato, favoreggiamento personale e omissione di soccorso le accuse dalle quali dovranno difendersi gli indagati che, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbero teso un tranello che avrebbe potuto essere mortale se solo le lame del coltello utilizzato, sempre secondo l'accusa, dal Furriolo, avessero attinto al torace la vittima ventunenne, finita in ospedale con polmone e cuore perforati, così come hanno rilevato i poliziotti della Squadra Mobile di Catanzaro che, al comando del dirigente Gianluca Aurilia, erano intervenuti sul posto, trovando la vittima sanguinante per terra dove gli indagati l'avrebbero lasciata prima di fuggire a tutto gas a bordo dell'auto guidata da Boccuto.
Alla base dell'aggressione, avvenuta a bordo dell'auto nella quale la vittima era stata fatta salire con l'inganno, i contrasti sorti con il Furriolo per la nuova relazione intrattenuta dalla sua ex. Da lì il litigio al culmine del quale sarebbe spuntato il coltello che, secondo la diversa tesi sostenuta dai difensori, sarebbe stato in possesso della stessa vittima, alla quale l'indagato l'avrebbe tolto e poi utilizzato solo per legittima difesa. Tesi caduta subito davanti alla ricostruzione accusatoria portata avanti dalla Procura, con il supporto degli avvocati Antonio Lomonaco e Valerio Murgano, pronti a costituirsi come parte civile, nell'interesse della famiglia della vittima, in occasione dell'udienza preliminare di aprile.
LEGGI QUI LA CRONACA DELL'ACCOLTELLAMENTO
E sarà proprio all’udienza preliminare davanti al gup Merlino che i tre indagati potranno nuovamente provare a liberarsi dalle pesanti accuse che pendono contro di loro, tentando di ribaltare la ricostruzione dei fatti confluita nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal sostituto procuratore Domenico Guarascio e dal procuratore aggiunto Giulia Pantano.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736