Mette a disposizione delle imprese calabresi 1,5 miliardi di euro - nell’ambito dei 150 miliardi del plafond nazionale - il rinnovato accordo fra Intesa San Paolo e Confindustria presentato oggi a Reggio Calabria. L'accordo prevede investimenti in favore delle imprese calabresi, con particolare riguardo agli ambiti di intervento sulla sostenibilità, la transizione energetica e la digitalizzazione delle Pmi. Ad aprire i lavori sono stati i saluti di Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, e Domenico Vecchio, Presidente Confindustria Reggio Calabria.
Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, ha analizzato le prospettive dello scenario economico italiano e della Calabria; Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha illustrato i contenuti dell’accordo nell’ambito del percorso congiunto tra banca e associazione a favore delle imprese. Emanuele Orsini, Vice Presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria, e Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, si sono confrontati nel dibattito conclusivo su competitività, innovazione e sostenibilità. Sono i tre driver indicati dal protocollo nazionale per promuovere anche sui territori l’evoluzione del sistema produttivo in coerenza con le linee guida del Pnrr, ponendo al centro della collaborazione azioni a supporto delle aziende calabresi in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità. Inoltre, con il programma ‘Motore Italia Transizione Energetica’, Intesa Sanpaolo ha approntato una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili e favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali.
Stefano Barrese, responsabile Divisione ‘Banca dei Territori’ di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato “la necessità di promuovere anche sui territori l’evoluzione del sistema produttivo in coerenza con le linee guida del PNRR, ponendo al centro della collaborazione azioni a supporto delle aziende calabresi in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità. Inoltre, - ha spiegato - con il programma ‘Motore Italia Transizione Energetica’, Intesa Sanpaolo ha approntato una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili e favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali”. Barrese ha evidenziato come la Calabria “segni il livello più alto dell’abbandono scolastico, ma possiede anche ottime università, da cui discende la necessità d creare un collegamento tra capitale umano e la fase successiva. L’obiettivo, dunque – ha proseguito – è inserire queste risorse umane nel tessuto produttivo regionale, ma anche non vivere come un problema se queste risorse vanno fuori regione, sapendo però che per puntare al loro rientro è necessario lavorare sulle potenzialità delle Zone economiche speciali, che consentono lo sviluppo d’impresa e l’occupazione”.
Stefano Barrese, ancora, ha posto in risalto “la presenza significativa in Calabria di Intesa San Paolo, la più importante sul territorio, con erogazioni negli ultimi anni di circa due mld di euro, circa l’ammontare di quanto mettiamo a disposizione adesso, sia nella logica di accompagnare la crescita di alcuni verticali significativi, sia per sostenere le filiere basandosi sui campioni che esistono nel territorio calabrese, con l’intento di accrescere la rete e, allo stesso tempo, mantenere alto il livello della qualità produttiva per giocarsi una partita non solo nazionale ma anche internazionale”.
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