Accorpamento Ospedale di Lamezia alla "Dulbecco", Longo: "Idea già bocciata dalla Corte Costituzionale"
Franco Longo
27 marzo 2024 14:47"Negli ultimi giorni è tornato un vecchio tormentone della sanità calabrese sull’asse Catanzaro-Lamezia Terme. C’è infatti chi propone di accorpare l’ospedale San Giovanni Paolo II con l’azienda ospedaliero-universitaria ‘Renato Dulbecco’ di Catanzaro.
L’idea non nuova è anzitutto in contrasto con la programmazione della rete ospedaliera, proprio oggi (ri)approvata dal presidente e commissario alla sanità calabrese Roberto Occhiuto. Infatti, è piuttosto intuitivo come sia impossibile l’unificazione fra un Hub con Dea di secondo livello, come quello della ‘Dulbecco’, e un presidio Spoke, come quello di Lamezia.
E se non bastasse questo aspetto sostanziale, non si dovrebbe dimenticare il passato. Il tentativo di inserire l’ospedale di Lamezia nella fusione fra gli ex Pugliese-Ciaccio e Mater Domini di Catanzaro è stato già fatto con una legge regionale approvata nel 2019, durante la legislatura del centrosinistra. Una forzatura che fu una della causa dell’impugnazione della stessa legge da parte del Governo, tanto da farla dichiarare illegittima dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 50 del 2021.
L’idea è stata quindi già bocciata dalla Consulta e ha fatto perdere soltanto tempo, visto che per realizzare l’integrazione degli ospedali di Catanzaro si è dovuto attendere una nuova legge regionale fino a dicembre 2021, che - a differenza delle altre - non ha subito alcuna censura. La proposta più sensata, in questa fase, è da un lato spingere affinché la ‘Dulbecco’ superi ritardi e le pastoie burocratiche legate alla fusione di due distinte realtà (quella accademica e quella ospedaliera) e dall’altro rivendicare un potenziamento significativo dell’offerta assistenziale dell’ospedale di Lamezia Terme, quale presidio di punta dell’Asp di Catanzaro".
Lo afferma, in una nota, il coordinatore del movimento Alleanza per Catanzaro
Franco Longo.