di ALFREDO SERRAO *
Il commissario Longo ha appena firmato l’accreditamento per il Sant’Anna Hospital, è questa la notizia che sta rimbalzando da alcuni minuti in città. Siamo contenti perché in modo positivo si dovrebbe chiudere una vicenda triste e particolare, perché forse si rimette in movimento la risposta sanitaria, quella che in Calabria è sempre un fattore di precarietà e siamo contenti e vicini a tutte le professionalità del Sant’Anna Hospital che immotivatamente hanno dovuto subire due lunghi mesi di mortificazioni.
Siamo contenti a metà, però… Per questo abbiamo usato il condizionale, perché siamo altrettanto certi che non siamo alla parola “fine”, quella che dovrebbe sancire la conclusione di uno stillicidio sociale e sanitario, perché all’orizzonte c’è sempre l’ex prefetto, forse di ferro, dell’Asp di Catanzaro, la dottoressa Latella che volontariamente si è sostituita a tutto il potere costituito ed anche a quello della Magistratura.
Ne siamo certi perché quello che doveva essere un atto meramente amministrativo, una presa d’atto del verbale dell’OTA, conclusosi oggi con la firma del dottore Longo, è stato dalla prefetta Latella condizionato con la delibera n.301/09.03.2021 come commissione dell’Asp di Catanzaro. Quello che appare “aberrante” è aver condizionato un passaggio amministrativo alla valutazione (?) di eventuali sviluppi dell’inchiesta giudiziaria, meglio conosciuta come “Cuore Matto”.
Oggi è un altro tassello di una vittoria della battaglia contro una burocrazia ostile – quella che ha un volto – e pericolosa per il futuro dei cittadini, quantunque malati, perché la guerra non è finita ed il Sant’Anna Hospital non è libero di ritornare a dare una risposta di sanità. Ecco che da domani sulle barricate ci saranno ancora i professionisti della clinica catanzarese, quel pezzo di città che è ancora capace di stare sveglio e quella parte di politica che c’è già stata. Mancheranno anche questa volta il sindaco Abramo e quanti rappresentano il Consiglio comunale insieme ai tanti consiglieri regionali? Speriamo di no, ma francamente non ne siamo convinti…
*presidente Associazione I QUARTIERI
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