"La 'ndrangheta io non l'ho mai percepita. Esiste una cultura mafiosa nei nostri territori, va bene, ma percepirla realmente no". Lo ha dichiarato l'imprenditore calabrese Antonio Scimone, accusato di aver agevolato i clan 'ndranghetisti con false fatturazioni in due inchieste della procura di Firenze e di Reggio Calabria, in un'intervista rilasciata alla trasmissione 'Fatti e misfatti' di Tgcom24.
Per quanto riguarda le vicende toscane, Scimone fu arrestato il 19 febbraio 2018 nell'ambito dell'inchiesta 'Vello d'oro' della Dda di Firenze contro fenomeni di riciclaggio di denaro da parte della 'ndrangheta. "In Toscana mi ha denunciato un truffatore, la sua attendibilità è nulla" ha detto ancora Scimone. "Se è vero come è vero che gli imprenditori pagavano la merce anticipatamente - ha aggiunto ancora - come possiamo asserire che i soldi provenissero dalle cosche di 'ndrangheta? Il riciclaggio prevede infatti che i soldi investiti provengano da attività delittuosa. Questi soldi non erano dei clan bensì frutto del lavoro degli imprenditori conciari".
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