Pena ridotta e arresti domiciliari concessi. Si conclude così in Corte d'Appello il processo contro un lametino di 36 anni accusato di violenza sessuale su un minore. In primo grado il Tribunale lo condanna a 3 anni e 10 mesi, ma in Appello i giudici decidono di ridurre la condanna a 3 anni e 6 mesi.
In più, nonostante l'opposizione della Procura generale, i magistrati hanno concesso la detenzione domiciliare, facendo terminare così la detenzione presso il carcere di Vibo Valentia.
La vicenda inizia anni fa, quando il giovanissimo comincia a frequentare un uomo maggiorenne. E' la madre del minore a lanciare l'allarme, insospettita dalla frequentazione che non la convince.
Gli inquirenti installano una telecamera nascosta nell'automobile del 36enne di Lamezia Terme. Il video filma l'immagine di un rapporto sessuale che incastra l'uomo. Così l'indagine e la misura restrittiva che conduce prima alla pena di 3 anni e 10 mesi per poi la riduzione di 4 mesi in Corte d'Appello.
ed.cor.
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