Un anno senza Luigi Scumaci: lettera della sorella del giovane di Botricello morto in un incidente

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images Un anno senza Luigi Scumaci: lettera della sorella del giovane di Botricello morto in un incidente
Luigi Scumaci
  04 settembre 2025 10:01

Riceviamo e pubblichiamo la straziante lettera della sorella di Luigi Scumaci, il giovane di Botricello morto in un incidente stradale sulla strada statale 106 un anno fa (LEGGI QUI)

Era una normale giornata di settembre.
Mi hai chiamata di prima mattina, come facevi spesso, per chiedermi a che ora sarei arrivata da te.
Ti risposi che stavo per partire, che ci saremmo visti a breve.

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Eppure, già al risveglio, qualcosa dentro di me era diverso. Una strana sensazione al petto… come se il mio cuore volesse avvisarmi. Ma non ci ho dato peso.
Siamo stati insieme, come tante altre volte. Tu al mio fianco. Più piccolo di me, sì, ma con un senso di protezione e responsabilità che ti ha sempre reso speciale, con me e con tutta la tua famiglia.

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Abbiamo pranzato insieme.
Eravamo sul divano, io, tu e Matteo.
Sorrido ancora al ricordo del tuo viso felice mentre mangiavi il tuo dolce preferito.
Quella è l’ultima immagine che ho di te.

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Poi il telefono ha squillato. Non riuscivano a contattarti.
Il mio cuore ha capito subito.
Mi sono alzata di scatto, senza pensare, senza sapere dove stavo andando. Solo con le gambe che tremavano e il cuore che urlava.

In auto, ogni chilometro era una preghiera. Chiedevo al cielo che non fosse vero.
Poi, da lontano, ho visto le sirene…
Una lunga fila di auto. Due ambulanze. L’elisoccorso.
E tu lì, steso a terra, indifeso, solo.
Se avessi potuto darti il mio cuore per riportarti indietro, l’avrei fatto, senza esitare.

Quel momento ha cambiato tutto.
Il tempo si è fermato, il mondo si è spento.
Domande, silenzi, dolore. Un dolore sordo, continuo, che ci accompagna ogni giorno da allora.

Oggi è quel giorno. Quel maledetto 4 settembre che ha spezzato la normalità della nostra vita.
Avevi sogni, progetti, obiettivi.
Eri un esempio di ragazzo per bene: rispettoso, educato, dedito al lavoro fin da piccolo, profondamente legato alla famiglia.
Il tuo amore per noi e per chi ti stava accanto è il ricordo più forte che custodiamo.
Un orgoglio che ci dà la forza di andare avanti.

In tutto questo dolore, però, abbiamo conosciuto anche un’altra forma di violenza: quella mediatica.
Nel momento più buio, mentre tu giacevi sull’asfalto e noi cercavamo solo un respiro di speranza, qualcuno ha pensato di riprendere la scena. Di usare il tuo dolore, il nostro dolore, per qualche like.
Dove sono finiti il rispetto, la dignità, l’umanità?

Eppure, in questo anno difficile, non siamo stati soli.
Grazie  a tutte le persone care, agli amici, in particolare ai tuoi amici che erano la tua seconda famiglia, a chi ci ha teso la mano anche nei silenzi che sanno parlare.
E grazie a te, per la persona che sei stato.
Il tuo esempio, il tuo sorriso, il tuo cuore grande vivono in ognuno di noi, ogni giorno.

Il tempo non cancella l’amore.
Il dolore non spegne il ricordo.
E tu, nonostante tutto, continui a vivere attraverso ogni gesto d’amore che lasciamo nel mondo.

Perché chi ha lasciato amore,
non se ne va mai davvero.

Con Amore

Tua Sorella

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