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Addio a don Bruno Andrea, il ricordo di don Giuseppe Biamonte
21 ottobre 2024 08:47
Don Bruno Andrea è deceduto ieri sera. Pubblichiamo il ricordo di Don Giuseppe Biamonte
Carissimo Don Bruno, desidero ricordarTi attraverso questa foto che ci ritraeva insieme in una Concelebrazione Eucaristica, in occasione della visita del parroco emerito di Soveria Simeri Don Alberto Nepotismo, anche lui, di venerata memoria dalla gente soveritana.
Su quell'altare eravamo tre sacerdoti, a cui il Signore ha voluto affidare la cura e il servizio pastorale della comunità parrocchiale "Santa Maria della Visitazione".
Rimarrai nella storia di questa comunità come il Parroco che l'ha servita più a lungo, ben 44 anni. Prima di Te un altro sacerdote operò cosi a lungo, il sacerdote Don Sebastiano Ferraiolo vissuto nel 1700, e, la cui figura ho avuto modo di presentare attraverso il libro "La fontana del villaggio" che ho curato per Soveria Simeri.
Ricordo ancora quell'8 novembre del 2014, quando, l'allora Arcivescovo di Catanzaro-Squillace Mons. Vincenzo Bertolone, in fiducia m'inviò a succederTi nella guida della comunità parrocchiale. Mi sentivo confuso, inadeguato di assumere e custodire una tale eredità e credimi, non solo spirituale!
Non ce l'avrei fatta se non avessi avuto il sostegno e l'incoraggiamento di tanti fratelli e sorelle, ma soprattutto la loro preghiera. Anche i Tuoi saggi consigli, mi furono di aiuto in quel periodo di dura formazione.
Per soli sei anni, ho avuto la grazia e la gioia di servire tale meravigliosa comunità, durante i quali ebbi modo di conoscerTi meglio e apprezzarTi.
Tra i tanti ricordi che mi porterò nel cuore custodiro' il modo con cui Ti raccoglievi nella recita del breviario, un bellissimo esempio edificante per un novello sacerdote appena ordinato; ma soprattutto, la "resistenza", la pazienza con cui affrontaVi, varie incomprensioni e l'intelligenza con cui Le superavi.
San Donato Patrono e Protettore di Soveria Simeri e la Madonna della Visitazione Ti accompagnino dinanzi al trono dell'Altissimo per ricevere il premio della gloria eterna.
