Addio a Giovanni Puccio, il cordoglio di Iemma e Soriero

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  17 gennaio 2023 18:21

Continuano i messaggi di cordoglio dopo la notizia della morte di Giovanni Puccio.

Il vicesindaco di Catanzaro e presidente dell'Assemblea Pd Giusy Iemma ha detto. "Avrei voluto non condividere questa notizia. Giovanni Puccio, per gli amici "Già Già", ci ha lasciati, con lui se ne va una parte importante della nostra storia. 
Una lunga malattia lo ha portato via, dopo tanta sofferenza. Eppure lui ha combattuto come sempre, in silenzio e con la dignità e la discrezione, che lo hanno in ogni circostanza contraddistinto. 
L’anima del Partito, che tanto ha dato al popolo di sinistra e nulla ha chiesto, se ne va in punta di piedi. 
Tante le battaglie fatte con lui, Giovanni ha sempre mostrato grande visione politica e generosità. Stimato dirigente della sinistra, incline all’ascolto ed al dialogo, ha sempre svolto il suo ruolo con slancio e passione politica nel partito, dal PCI al PDS e DS, fino al PD, senza mai sottrarsi ad impegni elettorali ed organizzativi, che ha affrontato con grande competenza e lealtà. 
Il popolo di sinistra e la comunità di Botricello di cui è stato sindaco ne piangono la prematura scomparsa.
Grande esempio di coerenza e rispetto per le istituzioni, rappresenta per noi tutti un grande esempio per il suo modo nobile di intendere la politica.
Il Partito democratico calabrese perde uno dei suoi riferimenti più importanti.
Faremo tesoro dei suoi insegnamenti!"

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Questo invece il ricordo di Giuseppe Soriero: "Con la memoria a un dirigente di partito combattivo, acuto, entusiasta, ricordando anche una stagione politica di grandi passioni, tensioni emotive, rapporti umani. Sì, sembra incredibile parlarne oggi, nell'epoca della politica dei tweet e dei talk-show, ma Giovanni era per me innanzitutto un amico, un uomo di grande valore, con cui abbiamo condiviso battaglie difficili per i diritti dei lavoratori e per il futuro della Calabria. La politica che abbiamo alle nostre spalle  nel "Secolo breve" era un moltiplicatore di rapporti sociali e culturali; di percorsi umani, sorrisi, diverbi, serate passate a discutere per agire e lottare. Sempre nel pieno rispetto reciproco e, come nel caso di Giovanni, nella convinzione che il Partito dovesse essere difeso e seguito nel suo percorso evolutivo. Mi mancheranno molto il suo sorriso sincero, il suo pragmatismo e il piglio tenace di chi era pronto a ripartire dopo ogni sconfitta e a guardare oltre ogni vittoria. Per comprendere e interpretare bene il meglio della Calabria e dei calabresi".

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