Addio a Mulè. Rhodio: "Un protagonista della cultura e della politica di ispirazione cattolica"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Addio a Mulè. Rhodio: "Un protagonista della cultura e della politica di ispirazione cattolica"

  16 gennaio 2021 16:19

di GUIDO RHODIO*

La famiglia, gli amici e i conoscenti sanno l’amarezza e la commozione con cui, appurando la sua dipartita, accetto la separazione fisica da Cesare Mulè, con il quale fin dai primi passi mi sono accompagnato nella vita politica e in quella culturale della nostra regione.
Cesare è stato sempre un protagonista e un fervente attore negli scenari che hanno dischiuso, in Calabria e a Catanzaro, negli ultimi ottanta anni, la vita democratica del dopoguerra e soprattutto il filone culturale con cui vi ha partecipato, con ammirevole fedeltà, compostezza e umiltà, anche con lungimirante visione dei problemi e dei loro sbocchi; sempre in aderenza ai valori democratici e all’ispirazione cristiana.

Banner

Cesare Mulè, anche in politica, infatti, “ragionava”, non rumoreggiava, non faceva chiassate e sceneggiate; non contava i numeri o le truppe, ma, ossequiente al metodo di Moro, andava alla sostanza delle questioni, le analizzava e ne proponeva le soluzioni, libero sempre da interessi personali o consorterie devianti.

Banner

Eppure era e fu giovane e uomo di grande intuizione e sensibilità politica, ricoprendo fin da giovanissimo ruoli organizzativi nel partito e nelle sue battaglie democratiche e civili, come quelle intraprese per i contadini  e nelle azioni del sindacato agricolo, e poi nella Spes (Servizio propaganda della Dc) e nella vita pubblica, come amministratore provinciale e poi sindaco di Catanzaro dal 1978 al 1980,  successore del “colosso” senatore Fausto Bisantis.

Banner

Scelse e privilegiò costantemente la linea dell’apporto culturale – una scelta spesso ostica per gli arrembaggi politici - e fu mentore e principale riferimento per essa, divenendo ricercatore e scrittore insostituibile  della  storia del nostro territorio con saggi e libri apprezzatissimi, dei quali ricordo, tra quelli che mi sono più cari,  “Scyllacium prima urbium Bruttiorum” (Ed. Ursini), e soprattutto quello dedicato ai primordi del partito dei cattolici,  “Democrazia Cristiana in Calabria, 1943-1949”.

Mi stringo in questo momento dolorosissimo, con affetto e amicizia rinnovati, alla inseparabile signora, mia cara collega di studi e di insegnamento, e a tutta la sua famiglia.

*ex presidente della Regione ed ex sindaco di Squillace 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner