E' scomparso all'età di 87 anni lo storico pilastro della Gazzetta del Sud, il direttore Nino Calarco. Cronista d'altri tempi e attento osservatore della realtà meridionale è stato anche senatore tra le fila della Democrazia Cristiana, dal 1979 al 1983.
La politica "era un modo di accompagnare il suo impegno giornalistico in un'altra veste, facendo sentire la voce dei calabresi e dei siciliani in Parlamento. Da direttore e da senatore portò avanti, e a compimento, battaglie di vitale rilevanza per Messina, come quella per la costruzione dell'acquedotto Bufardo che risolse la drammatica emergenza idrica degli anni della grande sete. E poi la lotta contro il degrado socio-urbanistico simboleggiato dalle sterminate baraccopoli messinesi. Fu componente della commissione parlamentare che si occupò dei servizi segreti deviati e della loggia P2", riporta il suo giornale, Gazzetta del Sud, ripercorrendone la biografia.
Dal 1987 al 2002 guidò la società "Stretto di Messina S.p.A" senza ricevere indennizzi. "Nino Calarco è stato veramente una parte importantissima della nostra storia e a piangerlo oggi sono intere generazioni di giornalisti cresciuti sotto la sua guida e i tanti che lo hanno conosciuto, anche i suoi avversari, che lo hanno sempre stimato e rispettato. Addio, Direttore", scrive Gazzetta sul sito.
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