
"È con profonda tristezza e incredulità che apprendo della scomparsa, avvenuta ieri, di Ornella Vanoni, una delle voci più iconiche, eleganti e complesse della musica italiana. La sua arte, fatta di sfumature, poesia e quella inconfondibile fragilità che si trasformava in forza sul palco, lascia un vuoto incolmabile nel panorama culturale nazionale". Lo scrive in una nota Antonietta Santacroce, Direttore Artistico del Festival d’Autunno.
"Il mio ricordo personale di Ornella Vanoni è indelebilmente legato al Festival d’Autunno. Eravamo nel 2012, e lei inaugurò con il suo concerto la decima edizione della nostra rassegna a Catanzaro, un traguardo che celebrammo con un evento memorabile.
Ricordo l’emozione di quell’incontro, la sua professionalità, ma anche la sua pungente ironia e la sensibilità che traspariva in ogni gesto. Il suo concerto non fu solo un’esibizione, ma una vera e propria lezione di stile e interpretazione, capace di ipnotizzare il pubblico del Festival. Riempire il palco solo con la sua presenza e la sua voce, raccontando decenni di storia e sentimento, è un privilegio che solo le grandissime come lei possono permettersi.
Quella sera del 2012 non rappresentò soltanto l’inaugurazione di un’edizione storica per il Festival d’Autunno dedicata alle donne, ma fu un momento di grazia che sigillò il legame tra la grande tradizione cantautorale italiana e il nostro territorio.
Ornella Vanoni se n’è andata, ma la sua eredità artistica resterà eterna. La sua voce continuerà a risuonare, ricordandoci la bellezza della profondità emotiva.
Addio, Signora. È stato un onore averti avuta sul nostro palco".
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