
di SETTIMIO PAONE
Ornella Vanoni è morta a 91 anni nella sua casa di Milano, lasciando un segno profondo nella musica italiana. La sua voce elegante e inconfondibile, capace di passare dalla malinconia alla sensualità con una naturalezza assoluta, ha accompagnato intere generazioni e costruito un patrimonio artistico che appartiene a tutto il Paese.
La notizia della sua scomparsa trova eco anche in Calabria, una regione che ha spesso ospitato la cantante nei suoi anni di massimo splendore. Non era raro vederla protagonista delle estati sulla costa ionica, dove portava i suoi più grandi successi in scenari che valorizzavano la sua presenza scenica e il suo stile raffinato. Le sue esibizioni, attese e seguitissime, contribuivano a dare prestigio ai programmi estivi e rimangono ancora oggi tra i ricordi più vivi di chi frequentava i grandi spettacoli dell’epoca.
Vanoni, con brani come Senza fine, Domani è un altro giorno, L’appuntamento, ha costruito un repertorio senza tempo. La sua carriera, iniziata nel teatro e sviluppata poi nella musica leggera, ha attraversato decenni con una coerenza stilistica unica: elegante, raffinata, mai scontata.
Con la sua scomparsa, l’Italia perde non solo un’artista, ma un simbolo di classe e autenticità. La Calabria, che tante volte l’ha applaudita nelle sue estati più luminose, ne conserva il ricordo affettuoso di una presenza che ha saputo regalare emozioni sincere. Un nome che continuerà a vivere nelle sue canzoni, nelle immagini d’epoca e nella memoria di chi, almeno una volta, si è lasciato cullare dalla sua voce
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