“La scomparsa di Guido Rhodio mi addolora come cittadina e come familiare. Guido è stato per tanti anni un esempio limpido per chi si avvicinava alla politica. Nella sua lunga carriera ha dato ampia dimostrazione di come si amministra la cosa pubblica solo in un’ottica di interesse generale", scrive in una nota Amalia Bruni.
"Giornalista pubblicista, docente scolastico ed esponente di primo piano della Democrazia Cristiana - prosegue - era diventato Presidente della Giunta Regionale nel 1992 guidando una coalizione che, oltre alla Democrazia Cristiana, contemplava anche il Pds, nato per volere di Occhetto dalla svolta della Bolognina. Era una sorta di laboratorio politico che vedeva per la prima volta una collaborazione tra democristiani e post comunisti. Ma il suo impegno politico era a 360 gradi, tra le sue cariche ricoperte anche quella di sindaco di Squillace, oltre che consigliere e assessore regionale".
"Lo ricordiamo tutti per il suo fortissimo interesse verso la cultura come fondatore dell’Istituto di Studi su Cassiodoro e sul Medioevo nella nostra regione. La Calabria con lui perde uno dei suoi uomini migliori, politico accorto e cittadino impegnato, sempre alla ricerca di soluzioni per migliorare la qualità di vita dei suoi conterranei. Ai figli, alla moglie e a tutti coloro che gli hanno voluto bene un abbraccio forte e commosso”, conclude la Bruni.
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