Addio a Roberto Spadea, archeologo calabrese e custode dei Bronzi di Riace

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  27 giugno 2025 09:01

Si è spento a Roma, all’età di 78 anni, Roberto Spadea, archeologo e già funzionario della Soprintendenza archeologica della Calabria. Era ricoverato da circa una settimana all’ospedale San Camillo per complicazioni polmonari.

Nato a Catanzaro il 17 marzo 1947, Spadea si era laureato all’Università La Sapienza di Roma, proseguendo poi la sua formazione presso la Scuola nazionale di archeologia. Fin dagli inizi, aveva scelto di concentrare le sue ricerche sulla Calabria, esplorando il ricco patrimonio storico della Magna Grecia e della gens italica, contribuendo in modo determinante alla valorizzazione e alla tutela del territorio.

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Dopo una prima esperienza alla Soprintendenza archeologica per il Lazio, nel 1978 venne trasferito a quella di Reggio Calabria, allora diretta da Giuseppe Foti. Dal 1980 iniziò a occuparsi del comprensorio di Crotone e del catanzarese.

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Come responsabile del laboratorio di restauro di Reggio Calabria, fu tra i principali custodi dei celebri Bronzi di Riace, seguendo da vicino le più importanti operazioni di restauro conservativo, tra cui lo svuotamento interno delle statue nel 1994.

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Tra i suoi contributi più significativi nella zona della crotoniatide si ricordano la scoperta dell’edificio B nel santuario di Hera Lacinia a Capo Colonna – contenente il tesoro della dea – e le indagini nell’area del temenos, oltre che nei santuari di Vigna Nuova e Sant’Anna di Cutro.

Il funerale si terrà domani, sabato 28 giugno 2025, alle ore 15.00 a Roma, nella chiesa di Sant’Agnese Fuori le Mura. Una messa in suffragio sarà celebrata anche a Davoli, in provincia di Catanzaro, domenica alle ore 16.30, nella parrocchia di San Roberto Bellarmino.

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