
Avrebbe compiuto 104 anni a febbraio, una delle ultime centenarie di Catanzaro. Rosina Teti. Sisina, come veniva chiamata in famiglia, aveva sposato giovanissima il capitano Vincenzo Citriniti, Vice comandante dei Vigili Urbani e presto divenuto stimatissimo Comandante del Corpo, ma soprattutto grande storico della Magna Grecia e delle origini e tradizioni di Catanzaro, raffinato poeta dialettale che ha lasciato una delle poesie più belle sul Morzello, “A cosa rara”.
Sisina era molto ben voluta dai Vigili di Catanzaro, soprattutto per la sua umanità e umiltà e per l’attenzione anche verso i problemi personali de Vigili, come ha ricordato Don Andrea Perrelli nel corso della sua appassionata omelia.
Rosina Teti era nata a San Nicola da Crissa il 12 febbraio 1922, paese che ha dato i natali anche al congiunto Vito Teti, famoso saggista e antropologo della “restanza”. Ma anche al fratello di Sisina, Domenico Teti, popolare medico odontoiatra e appassionato animatore culturale tra i fondatori della Rivista Calabria Letteraria.
Trasferitasi a Catanzaro per completare gli studi alle Magistrali, dal matrimonio col colonnello Citriniti Sisina ha dato alla luce due figli, Vittorio e Marisa, talentosa e innovativa imprenditrice nel campo della moda, che ha sposato Marcello Furriolo, già Sindaco di Catanzaro.
Con Sisina Teti scompare una delle figure più stimate per la sua signorilità e per l’amore e la cura delle cose belle della nostra cultura. Qualità molto ricercate della buona società catanzarese, purtroppo in via di esaurimento.
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