
di GIANCARLO SPADANUDA
Sabato 15 febbraio chiude la cartolibreria Caravaggio di Via Turco di Catanzaro - con festa finale e piccoli regali ai partecipanti - Per circa otto anni è stato luogo di incontro della migliore gioventù scolastica catanzarese frequentante il Liceo Scientifico Siciliani, e della pletora di avvocati del vicino tribunale. Serviva una gomma da cancellare (Pelikan), una penna particolare (Parker, Montblanc), risma di fogli per fotocopie, quaderni, diari, libri e fumetti? Ci si rivolgeva a Caravaggio. E lì il buon Emiliano era sempre disponibile a fornire preziosi consigli, lì si discuteva del ruolo di codesta città, degli eventi politici, delle tragedie e delle bellezze. La cartolibreria, per quaranta anni era appartenuta alla famiglia Drago, e per altri quaranta anni alla famiglia Talarico.
Quando chiude una cartolibreria spiace sempre perché è luogo di cultura, di cui specie la nostra città è creditrice. Milton: “ uccidere un buon libro è quasi lo stesso che uccidere un uomo:chi uccide un uomo uccide una creatura ragionevole, ma chi distrugge un buon libro uccide la ragione stessa”.
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