di MICHELANGELO FRISINI
Ho appreso con grande tristezza della scomparsa dell’architetto Pino Casale. Lo conoscevo da moltissimi anni, anche prima della mia esperienza politica in Comune. Ho avuto però modo di accrescere la mia stima nei suoi confronti durante il mio mandato di assessore all’urbanistica negli anni Ottanta.
L’architetto Casale era un avversario leale, mai ostile, sempre pronto a fornire indicazioni e proposte, interpretando in maniera costruttiva il suo ruolo di oppositore. Era intransigente e molto rispettoso delle leggi che regolavano l’urbanistica. Si può dire che non si faceva condizionare da nessuno. Non posso che ricordarne la grande professionalità, la signorilità, l’amore che aveva per Catanzaro. Pur lontani ideologicamente – lui missino, io socialista – non abbiamo mai smesso di rispettarci a vicenda. E’ stato un momento molto fecondo della politica e dell’Amministrazione, in cui in Consiglio Comunale sedevano fior di professionisti e di politici. Abbiamo gettato le basi assieme al sindaco Furriolo per grandi opere come il Politeama e il San Giovanni, impegnando tutto il Consiglio sui temi dell’urbanistica e dello sviluppo del Capoluogo. Si gettarono le basi per l’asse attrezzato Catanzaro-Lamezia Terme, progetto purtroppo dimenticato e accantonato dalle successive classi dirigenti.
Ritengo che la Città debba molto a Pino Casale, professionista, politico e gentiluomo. Lo ricorderò sempre con ammirazione e affetto.
*Già vicesindaco e assessore all’urbanistica
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