“Non é il titolo di un film per ragazzi, ma la triste storia che da tanti, troppi anni, lega il comune di Catanzaro con, quella che alcuni oramai definiscono “famigerata”, Soget”, denunciano Codacons e Adusbef,
Nonostante il contratto sia inesorabilmente scaduto, dal lontano 14 settembre, Soget - la società di Pescara che si occupa della riscossione dei tributi comunale - continua senza sosta a notificare fermi e a disporre pignoramenti per violazioni al codice della strada o per il pagamento dei canoni idrici, magari abbondantemente prescritti o, ancor peggio, già pagati.
Da tempo chiediamo al Comune di voltar pagina - si legge in un comunicato congiunto diffuso da Adusbef e Codacons.
Continuare con Soget non è la soluzione, e le ragioni sono sotto gli occhi di tutti.
Siamo stanchi di assistere a richieste di pagamento relative a crediti oramai prescritti o, peggio, basate su atti mai notificati.
Siamo stanchi di pignoramenti e fermi auto disposti per pochissime decine di euro.
Siamo stanchi di veder calpestati i più elementari diritti dei Cittadini.
Sono veri e propri “soprusi” quelli che hanno spinto le associazioni a chiedere al Comune, nel gennaio scorso, di non concedere alcuna proroga a Soget.
Ci sarà un motivo se l’Autorità Nazionale AntiCorruzione ha evidenziato gravi inadempienze nell’esecuzione della riscossione da parte di Soget; Ci sarà un motivo se gli amministratori della società hanno subito delle condanne penali, per fenomeni corruttivi.
È di questi giorni la notizia dell’ennesimo rinvio a giudizio di alcuni dirigenti di Soget per falso.
Così come è incredibile il silenzio calato su una “lista VIP”, con circa mille nomi di amministratori locali e politici, ai quali, secondo l’ipotesi accusatoria, Soget avrebbe riservato un occhio di riguardo.
Eppure, nell’indifferenza generale, il Comune di Catanzaro ha acconsentito che questa società continuasse a vessare i Cittadini.
ORA BASTA: NESSUNA PROROGA.
Adusbef e Codacons invitano tutti i consiglieri Comunali a pretendere una discussione immediata e pubblica sulla vicenda.
Non è possibile che l’amministrazione comunale - nonostante le rassicurazioni fornite in commissione - abbia “dimenticato” di mettere a bando la riscossione dei tributi.
Alla luce di quanto denunciato – concludono Adusbef e Codacons – invitiamo il Sindaco Abramo a voler immediatamente sospendere ogni attività di riscossione, in attesa del nuovo bando per la riscossione.
Un doveroso segno di rispetto verso i Cittadini che, troppo spesso, hanno subito e continuano a subire intollerabili soprusi nell’attività di riscossione.
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