"Ho presentato oggi stesso un interrogazione urgente al Ministro, nella quale chiedo risposte reali e non aleatorie su quella che dovrà essere la sorte dello scalo Pitagorico, al quale è strettamente collegato il futuro del nostro territorio, che ad oggi ha nell'aeroporto l'unico collegamento con il resto d'Italia. Allo stesso ministro chiedo e lo farò anche in commissione se si voglia continuare con questa gestione fallimentare o, viceversa se si ha la volontà di prendere una posizione seria e decisa, e nel caso valutare la possibilità di revocare la concessione ad una società che piuttosto che valorizzarne le potenzialità tenta di affossarlo in ogni modo".
E' quanto afferma, in una nota, il deputato di Forza Italia, Sergio Torromino. "Che la Sacal, non abbia mai avuto a cuore le sorti del S.Anna è noto a tutti - prosegue Torromino - così come altrettanto lo è la sua, da sempre, manifesta volontà di chiuderlo, ogni volta adducendo motivazioni diverse ma, con un unico intento: liberarsi definitivamente dello scalo crotonese. Scalo che ha sempre dimostrato di essere in grado di raggiungere ottimi risultati, se messo in condizioni di operare, appunto se messo in condizione. Invece sembrerebbe che si cerchi, da sempre, una motivazione per chiuderlo definitivamente. L'onorevole Barbuto (5 stelle), membro della commissione trasporti ha sempre rassicurato la popolazione crotonese sulle sorti del S. Anna, sulla base di interrogazione posta al ministro. Non mi pare che le cose stiano proprio così se oggi apprendiamo sui giornali la sospensione di alcuni servizi essenziali affinché l'attività possa continuare, mi riferisco ai vigili del fuoco ed all'impresa di pulizie, segno puntuale e tangibile che De Felice continua la sua missione, si perché a questo punto di una missione sembra trattarsi, verso la chiusura dello scalo crotonese".
"All'onorevole Barbuto - sostiene ancora il parlamentare - chiedo di dimostrare con i fatti il suo attaccamento al territorio, visto che la stessa siede in commissione trasporti, di appoggiare la mia linea, lasciandosi alle spalle ogni condizionamento partitico, affinché si possa cominciare a programmare una rinascita della nostra provincia, dobbiamo mettere in condizioni tutti di essere liberi di potersi spostare, ma soprattutto dobbiamo far sì che il comparto turistico rinasca, essere attrattivi e soprattutto facilmente raggiungibili attraverso l'aeroporto e la stazione ferroviaria (argomento di cui discuteremo presto)".
"Se questi due comparti non vengono rimessi in moto e a regime si decreterà - conclude - la morte economica di questa parte della Regione".
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